"Siamo famiglie umili: o mangiamo, o paghiamo l'acqua"

Storie di ordinaria povertà dietro le bollette insolute e i contatori sigillati / AVVISI DI DISTACCO BUTTATI TRA I RIFIUTI

Gli avvisi di distacco ritrovati tra i rifiuti

Gli avvisi di distacco ritrovati tra i rifiuti

Massa, 22 marzo 2015  - UNA FAMIGLIA di Romagnano composta da genitori, un nonno anziano e tre figli, tra cui un bimbo piccolo, è senz’acqua da oltre due settimane. Per dignità, i coniugi non vogliono esporsi. E il contatore – dicono – è stato sigillato ancor prima di ricevere l’avviso di distacco, arrivato pochi giorni fa. Il che pone una domanda ovvia: i che condizioni saranno le famiglie che avrebbero dovuto ricevere gli avvisi di distacco (destinati ad utenti di 14 comuni delle tre province servite da Gaia: la nostra, lucca e Pistoia) ritrovati tra i rifiuti e ormai scaduti? Quello della famiglia di Romagnano non è il solo caso di disatacco dell’acqua attuato in queste settimane. A restare con i rubinetti a secco sono famiglie morose con i pagamenti delle bollette ma che hanno s oggettive difficoltà a pagare somme diventate, negli ultimi anni, insostenibili in una zona depressa come la nostra. «Abbiamo bussato agli uffici comunali –sostiene la famiglia di Romagnano – ma ad ora senza alcuna risposta». Non resta che rivolgersi ai comitati dei cittadini, o ai giornali.

«SONO sempre più numerose le famiglie si rivolgono al nostro ufficio – conferma Francesca Galloni, avvocato della Confconsumatori di Massa – ed è penoso. Abbiamo una coppia senz’acqua da un mese: entrambi disoccupati, lui è malato di tumore ed ha chiesto la pensione di invalidità. La bolletta si è gonfiata nel tempo: gli è stata applicata la tariffa per non residente, mentre in quella casa ci abita da una vita. Non potendo pagare perché i soldi non ce l’hanno, il debito è aumentato. Ma qui si mandano le bollette anche ai morti – aggiunge Galloni –. E’ il caso di un’altra famiglia di quattro persone che ha acquistato casa nel 2008, facendo regolare voltura all’allora gestore Enel Gas. Nonostante le rimostranze, le bollette continuano ad arrivare a nome del defunto e quindi a tariffe maggiorate tanto che la famiglia ha accumulato un debito di oltre mille euro, impossibile da estinguere. Sono famiglie umili: o mangiano o pagano l’acqua. Anche a loro è stato staccato il contatore senza alcun preavviso». Galloni aggiunge che «Gaia non concede rateizzi degli importi relativi agli avvisi di sospensione per morosità. Il distacco del contatore, a volte con il solo sigillo e a volte con la rimozione, avviene senza rispetto delle norme contrattuali». Confconsumatori ha diversi contenziosi con Gaia.