Coppia dell'acido, i periti: "Martina e Alex non hanno capacità genitoriali"

Secondo indiscrezioni sarebbe questo il contenuto di una bozza di relazione stilata dai periti nominati dal Tribunale per i minorenni

Alexander Boettcher e Martina Levato

Alexander Boettcher e Martina Levato

Milano, 24 maggio 2016 - Non avrebbero la «capacità genitoriale», Alexander Boettcher e Martina Levato, per crescere il bimbo partorito lo scorso agosto dalla giovane, condannata nei due processi sulle aggressioni con l'acido, così come il suo ex amante. Lo avrebbero messo nero su bianco, stando ad indiscrezioni, la neuropsichiatra Cecilia Ragaini e la psichiatra Simona Taccani, i due periti nominati dal Tribunale per i minorenni. I periti esprimerebbero una serie di perplessità anche sui genitori di Martina e Alex, che hanno chiesto l'affidamento del piccolo nipote.

I due periti erano stati incaricati lo scorso novembre dal Tribunale per i minorenni di effettuare una «consulenza tecnica d'ufficio» su profili «psico-diagnostici» per stabilire l'eventuale capacità «genitoriale» di Boettcher e Levato e per valutare se i loro genitori hanno o meno una capacità «accuditiva». Dopo le visite in carcere in questi mesi, i due periti del Tribunale hanno trasmesso ai consulenti di parte una 'bozza' di relazione nella quale, da quanto si è saputo, la valutazione sulla capacità genitoriale dei due giovani sarebbe negativa anche alla luce dei fatti gravi da loro commessi, delle loro devianze sessuali e dell'entità delle pene che sono state inflitte agli ex amanti (per Martina 12 anni in appello per il caso Barbini e 16 anni in primo grado per le altre aggressioni; per Alex 14 anni in appello per il caso Barbini e 23 anni per gli altri blitz). Ora, entro il 7 giugno, i consulenti di parte degli ex amanti e dei loro genitori, nonni del piccolo, potranno preparare le loro osservazioni critiche sul lavoro degli esperti nominati dai giudici e poi entro il 14 giugno tutte le relazioni e gli atti saranno depositati alle parti. In seguito, dovrà essere fissata un'udienza davanti ai giudici minorili che dovranno decidere sul destino del piccolo affidato temporaneamente ad una 'casa famiglia' lo scorso agosto, pochi giorni dopo la nascita. Saranno loro a stabilire se affidarlo provvisoriamente ai nonni, in attesa che Martina e Alex scontino la loro pena in carcere, oppure se farlo adottare da una famiglia esterna.

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