Marco Travaglio dinasty: il figlio rapper Alessandro debutta a 'Italia's got talent' - VIDEO

Mentre il padre arringa il pubblico a Servizio pubblico, Alessandro Travaglio ('Trava') passa le selezioni del talent show di Sky

Alessandro, il figlio di Marco Travaglio a Italia's got Talent

Alessandro, il figlio di Marco Travaglio a Italia's got Talent

27 Marzo 2015 – Il figlio di Marco Travaglio protagonista a Italia's got Talent. La famiglia Travaglio ha monopolizzato ieri sera il piccolo schermo. Mentre Marco era seduto sulla poltrona di Servizio Pubblico, su La7, a mettere a nudo l'Italia paradiso degli evasori e ad attaccare Oscar Farinetti,  Alessandro quell'Italia provava a conquistarla col suo rap nel talent show di Sky. “Non l'avete ancora capito che se rubate poco vi beccano subito e vi stangano? Il segreto è rubare tanto”, esordiva il direttore del Fatto Quotidiano nel suo editoriale. “Piacere sono Alessandro Travaglio, in arte 'Trava'”, si presentava il giovane rapper nella terza puntata di Italia's got Talent. Subito Nina Zilli gli chiedeva se fosse figlio di quel famoso Travaglio che, proprio in quegli istanti, stava arringando il pubblico su La7. “Sì – rispondeva Alessandro -, ma c'è una grandissima differenza fra quello che è mio padre e quello che sono io. Come dire che un figlio col papà panettiere sia in realtà un musicista. E allora?”. Il baby Travaglio, insomma, sprizzava personalità proprio come l'illustre genitore. 

'SFIDA' A DISTANZA - Palla a Marco: “Se sei un evasore totale, il fisco non sa nemmeno che esisti […] Fino a 4 anni vai a Cesano Boscone a far ballare i vecchietti con l'Alzheimer”. Papà, lo sanno tutti, ha un debole per le storie di Cavalieri. Alessandro tira in porta: “Sono qui per dimostrare che ho le capacità di fare le cose con le possibilità che ho a prescindere da quello che fa lui”. Il padre fa gol: “Se ti scoprono la prescrizione scatta 7 anni e mezzo dopo che hai evaso (non dopo che ti hanno beccato). Più che un reato, l'evasione è un diritto acquisito”. Ma la partita la vince il figlio: per lui quattro sì dai coach di Italia's got Talent. I suoi versi parlano del mondo che sembra una pubblicità, di chilometri da percorrere e di ali che portano lontano, altrove. 'Trava' piace perché è senza fronzoli. Un rapper atipico: niente cavallo basso o catena d'oro al collo. È un “pulitino”, fa notare Luciana Littizzetto.

Cambi canale e Marco Travaglio ti fa tornare subito coi piedi per terra: “In Italia non si fanno investimenti perché abbiamo un sistema bancario da terzo mondo e il record europeo negativo di capitali stranieri (lo 0,8% del Pil, la metà della media Ocse, sotto Cile, Indonesia e Colombia), a causa di tangenti, falsi in bilancio ed evasioni. E i detenuti per questi reati sono appena lo 0,6% (la media europea è 5,9)”. La morale? “A questo punto, se uno si ostina a rubare wurstel o salsicce, se la merita la galera”. Viene da chiedersi come sarebbe un editoriale di Travaglio in versione rap. Chissà, potrebbe anche funzionare. 

Ecco una performance di 'Trava'