Firenze sotto una grandinata: allagamenti e evacuazioni

Chiusi gli Uffizi e tre scuole. Infiltrazioni anche nel Salone dei 500 / GRANDINATE IN CITTA': STRADE COME FIUMI / PIOGGIA NEL SALONE DEI 500

Firenze, 19 settembre 2014 - Firenze stamani è stata sorpresa da una inaspettata bomba d'acqua e grandine che si è abbattuta sulla città intorno alle 12.30. In pochi minuti vento, tuoni e lampi, poi la forte pioggia che si è trasformata in grandine. Chicchi grandi come noccioli di ciliegia hanno letteralmente imbiancato le strade, alcune delle quali si sono allagate.  Una vera bomba d'acqua si è abbattuta sulla città intorno alle 12.30. Tuoni e lampi hanno aperto le danze, poi il vento sempre più forte. Il cielo che improvvisamente è diventato grigio. E infine la pioggia, violenta, presto trasformata in grandine. Giardini e tetti si sono velocemente imbiancati. 

SCUOLE EVACUATE - La forte pioggia ha provocato allagamenti e cadute di alberi. Evacauto il liceo Dante, la scuola Capponi e l'elementare don Milani, oltre che le sedi del comune e della regione.

ALBERI CADUTI - Situazione critica in piazza San Marco, dove gli alberi caduti hanno invaso la sede stradale paralizzando il centro. Al momento non vengono segnalati feriti. Via XX Settembre e' chiusa al traffico in attesa dell'intervento dei vigili del fuoco per la rimozione di un albero che blocca la carreggiata. Altri alberi sono caduti in citta' uno anche non lontano dai binari della tramvia. In tutta la zona il traffico e' in difficolta'. Tegole e grondaie pericolanti in vari palazzi del centro storico. 
MUSEI - Chiusura 'd'emergenza' per gli Uffizi ed altri musei del polo fiorentino, per verificare le conseguenze della bomba d'acqua. Lo comunica, con un tweet, lo stesso Polo museale che scrive: "Bomba d'acqua su#Firenze.Musei di #Pitti, #SanMarco, #Davanzati e #Uffizi chiusi per controlli". Chiusi anche i museidi palazzo Pitti, di San Marco e di palazzo Davanzati. I danni al patrimonio arboreo, alle strutture e alle opere d'arte - secondo quanto comunica la stessa Soprintendenza - sono tuttora oggetto di verifiche. Ai visitatori in possesso di biglietto dei musei chiusi sara' resa possibile la visita sabato 20 e domenica 21 settembre. A chi non potesse fruire della visita, sara' rimborsato il biglietto, la prenotazione o entrambi. Le previste aperture serali di questa sera, ore 19-21, saranno effettuate ove possibile". Infiltrazioni d'acqua anche nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio: a essere 'colpita', a quanto si apprende senza alcun danno ad arredi o pitture, un'area in prossimita' dello studiolo di Francesco I. L'acqua e' entrata in varie altre zone del palazzo, tra le quali anche le sale dell'ufficio stampa. Alla Galleria degli Uffizi di Firenze si lavora per cercare di riaprire nel pomeriggio dopo la chiusura temporanea, avvenuta oggi alle 13, dovuta agli effetti della bomba d'acqua che si abbattuta su Firenze. Alcune sale sono state allagate dall'acqua, alcuni lucernai si sono rotti sotto il peso della grandine e per questo si sono resi necessari l'evacuazione del museo e la sua chiusura. Da una prima stima non risultano danni a opere d'arte, quanto meno non tra quelle più famose. Molti gli alberi caduti su auto in sosta. Al momento non vengono segnalati feriti. Via XX Settembre e' chiusa al traffico in attesa dell'intervento dei vigili del fuoco per la rimozione di un albero che blocca la carreggiata. Altri alberi sono caduti in citta' uno anche non lontano dai binari della tramvia. In tutta la zona il traffico e' in difficolta'. Tegole e grondaie pericolanti in vari palazzi del centro storico. 

Grossi danni al mercato di San Lorenzo: i banchi degli ambulanti recentemente spostati per lasciare libera la facciata della basilica sono stati allagati e danneggiati.

L'APPELLO DEL SINDACO - Il sindaco Dario Nardella ha invitato i cittadini a limitare l'uso delle auto e l'attivita' all'aperto. Dopo la prima bomba d'acqua che si e' abbattuta sulla citta' le previsioni parlano dirischio di forti temporali anche nelle prossime ora.eNardella ha gia' convocato l'unita' di crisi della Protezione civile.