Vigili del fuoco, prove di distensione. Convocato il tavolo di confronto

Faccia a faccia a Firenze con le cinque sigle sindacali / Scontro con il comandante: agitazione e tensioni

Senza risultato le prime ricerche dei vigili del fuoco

Senza risultato le prime ricerche dei vigili del fuoco

Lucca, 23 maggio 2015 - La loro protesta sta dando i primi frutti. I vigili del fuoco, in stato di agitazione per l’aperto contrasto con l’operato del Comandante di Lucca Mariano Tusa, sono stati convocati per un tavolo di concertazione il prossimo mercoledì. Al tavolo siederanno gli esponenti dei cinque sindacati - Viani (Fp-Cgil), Pierini (Fns-Cisl), Serra (Uil-Pa), Bernardi (Usb), Poli (Conapo) - . La lettera di convocazione è arrivata in questi giorni. Il direttore generale capo nazionale dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi ha dato mandato al direttore regionale Gregorio Agresta di convocare il tavolo di confronto «per l’attuazione - si legge nella lettera - della prevista procedura di conciliazione».   Il caso era scoppiato in tutta la sua polemica domenica 17 maggio quando le cinque sigle sindacali avevano firmato un documento con il quale spiegavano le motivazioni che avevano portato a interrompere le relazioni sindacali e, successivamente, a giungere allo stato di agitazione. Secondo i vigili del fuoco insomma sarebbero mancate risposte alla gestione dell’emergenza, sul territorio provinciale, in occasione degli eventi atmosferici del 5 marzo 2015, «per quanto riguarda l’organizzazione del soccorso e della logistica per il personale intervenuto anche da fuori provincia - scrivevano i cinque sindacalisti -. Si rivendica inoltre la scorretta applicazione di norme contrattuali che prevedono il pagamento di competenze accessorie che in aggiunta al blocco dei rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione sottraggono ulteriori risorse economiche dalle tasche dei lavoratori vigili del fuoco».   Non mancavano infine critiche in materia di sicurezza, investimento di risorse, formazione. Per questo, per la seconda volta in quattro anni, hanno dichiarato lo stato di agitazione. Adesso, con la convocazione del tavolo di concertazione, i sindacati hanno ottenuto un primo confronto teso a cercare un disgelo e, se possibile, a trovare anche soluzioni.