Spa, roof garden e alta tecnologica: ecco l'Universo del futuro

Progetto quasi pronto, ma servirà l'ok di Comune e Soprintendenza

Da sinistra Lance Shaner, Marialina Marcucci e Plato Ghinos (foto Alcide)

Da sinistra Lance Shaner, Marialina Marcucci e Plato Ghinos (foto Alcide)

Lucca, 19 aprile 2016 - Lo scorcio più bello su Lucca, lassù, dal roof garden che dovrebbe sorgere in vetta all’albergo, destinato ai clienti più esclusivi. E poi una Spa e un’area fitness nei seminterrati, uno spazio ristorazione che potrebbe cambiare totalmente forma e collocazione rispetto a quella che siamo abituati oggi a conoscere. Un condizionale allo stato attuale più che necessario, un freno a mano che ancora è impossibile sganciare: perché se l’Hotel Universo potrà davvero cambiare forma, molto (tutto) dipenderà dal confronto con Comune e Soprintendenza. Fatta questa premessa, sognare è ancora possibile. Almeno per qualche mese. Trenta giorni per mettere a punto una squadra di architetti, ingegneri e designer, passare al setaccio i progetti più accattivanti, poi sottoporli al «calvario» della burocrazia e infine partire col cantiere.

Una prima previsione d’inizio interventi? Settembre, forse ottobre. Poi dodici mesi di lavoro «matto e disperato» e, infine, il taglio del nastro ipotizzabile non prima dell’autunno 2017. Il budget è di quelli da capogiro, così come l’entità reale di intervento architettonico e strutturale: «diversi milioni di euro», specifica l’avvocato e project manager Leonardo Mordini, «probabilmente 5, 6. Anche se fare una stima adesso, capirete, è prematuro». Le 58 stanze attuali cresceranno, arrivando alla sessantina. Un numero ancora non precisato perché, come spiega ancora Mordini, con tutti i ‘se’ del caso, «stiamo pensando ad accorpare degli spazi, in modo tale da ampliare la metratura di alcune camere, guadagnandone altre in spazi finora inutilizzati». Alta tecnologia e risparmio energetico saranno punti cardine della ristrutturazione, insieme a un grosso intervento di conservazione, in modo – e questa sarà la missione più complessa – da non alterare la carta d’identità storica della struttura.

Pronto al cambio di vestito anche il vecchio magazzino, 270 metri quadri da adibire ad area fitness e relax. E un accesso dal retro, che affaccia su Palazzo Paoli, destinato a chi nel suo soggiorno a Lucca cercherà riservatezza e discrezione. Un po’ come a definire già il target dell’albergo, pronto a balzare dalle tre stelle attuali alle (almeno) quattro superior. Per farsi un’idea di quel che bolle in pentola, basta farsi un giro tra le strutture dell’Autograph Collection Hotel, costola del gruppo Marriott e marchio al quale sarà associato l’Universo del domani. Tre quelli marchiati «Autograph» esistenti in Italia, a Roma, Venezia e Milano – 28 in tutta in Europa, quasi cento in tutto il mondo –, tutte strutture nelle quali trascorrere anche una sola notte d’aprile costa dai 190 ai 342 euro. Limitati invece gli interventi all’esterno, anche se qualcosa diventato ormai oggetto simbolo della piazza potrebbe cambiare: l’insegna. «La nostra volontà – precisa Marialina Marcucci – è che rimanga la stessa. Gli incontri di questi giorni con esperti di branding sapranno dirci di più».