Finto avvocato spilla soldi agli anziani: arrestato

"Suo figlio ha avuto un incidente: servono tanti soldi per tirarlo fuori dai guai". Con questa scusa l'uomo era riuscito a portar via migliaia di euro alle vittime. Gli investigatori erano sulle sue tracce già dal 24 novembre, quando l’uomo aveva consumato una truffa a Livorno

Il finto avvocato

Il finto avvocato

Lucca, 26 novembre 2015 - Il trucchetto era sempre lo stesso: prima la telefonata a casa delle vittime da parte di un sedicente maresciallo dei carabinieri che avvisava di un brutto incidente accorso a uno dei figli dei malcapitati. Per 'tirarli fuori dai guai', intimava il maresciallo, servivano ingenti somme di denaro: "Passerà un nostro avvocato a ritirare i soldi". Il finto legale faceva quindi visita a casa delle vittime, spesso anziani o donne sole, e ritirava così la somma. E' finito nei guai un 60enne truffatore napoletano, Luigi Pecoraro, solito spacciarsi per "l'avvocato Molinari". A identificarlo e arrestarlo dopo l'ennesima truffa sono stati polizia e carabinieri di Livorno in collaborazione con i colleghi di Lucca.

Gli investigatori erano sulle sue tracce già dal 24 novembre, quando l’uomo aveva appena consumato una truffa a Livorno zona Ardenza riuscendo a portare via circa 2.700 euro. Un sistema ben rodato, messo in piedi con l'aiuto di alcuni complici, capaci di conquistarsi la difucia dei truffati. Fino all'ultimo colpo: giacca e cravatta, il 'Molinari' era stato visto aggirarsi tra le villette di una zona residenziale di Lucca. Dopo pochi minuti sulla linea di emergenza della questura la telefonata di una donna confermava di essere stata truffata da un uomo che si era spacciato per avvocato. Un segnale prezioso che ha dato il via libera per agire alle forze dell’ordine, impegnate in un servizio di appostamento. Fermato, l’uomo era ancora in possesso dei 2.800 euro sottratti alla vittima a Lucca. Nell’alloggio di un residence che il sedicente avvocato occupava nella zona di Cecina, custodiva nella cassaforte tutto bottino della truffa consumata all’Ardenza ossia 2.700 euro. Arrestato, è stato condotto nel carcere di Lucca a diposizione dell’autorità giudiziaria.