"Morta sul colpo, è una strada killer"

Rabbia dopo l’ennesimo grave incidente sulla Via Nuova per Pisa. Coppia travolta, lei muore: il marito in miglioramento / LA MORTE ARRIVA IL GIORNO DELLA FESTA. "PATRIZIA HA FATTO DA SCUDO AL MARITO"

 Patrizia Renzoni e il marito Giovanni Mazzotta.

Patrizia Renzoni e il marito Giovanni Mazzotta.

Lucca, 21 agosto 2014 - ALTA velocità e poca illuminazione. Un mix letale che costringe a raccontare l’ennesimo dramma in via Nuova per Pisa a Santa Maria del Giudice. E mentre si piange una nuova vittima della strada, la polemica infuria. «Nessuno muove un dito per quella strada maledetta. Il rimpallo di competenze non più ammissibile dopo anni di promesse. Ora basta». E’ questo il tenore di una delle tante lettere arrivate in redazione da parte di residenti imbufaliti.

LA VITTIMA è Patrizia Renzoni, 52 anni, residente a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina, nel pisano. Patrizia, che per anni ha lavorato in un’edicola del quartiere Cep a Pisa, è stata investita insieme al marito mentre attraversava la strada all’altezza del ristorante «La Quercia». Lei è morta sul colpo. Lui, Giovanni Mazzotta, barista di 51 anni (lavora in un bar al Duomo), è rimasto gravemente ferito. Per fortuna però le sue condizioni sono in netto miglioramento e adesso è fuori pericolo. 

SONO LE 21.30 di martedì sera quando la coppia è intenta a raggiungere il ristorante per festeggiare l’anniversario di nozze. In zona ci sono pochi lampioni. La strada porta i più a schiacciare il piede sull’acceleratore oltre ogni limite di velocità. Quel tratto specifico, invece, è particolarmente pericoloso. Gli incidenti sono continui. Un 60enne lucchese a bordo di una Fiat600 procede in direzione di Lucca e si accorge troppo tardi della coppia al centro della strada. Lo schianto non è più evitabile. Patrizia viene travolta e l’impatto è così violento da mandare in frantumi perfino il parabrezza della Fiat600. «E’ morta sul colpo — spiega il medico legale Stefano Pierotti che ieri ha effettuato l’autopsia sul corpo della donna —. Le ferite sono compatibili con la dinamica dell’incidente. C’è poco da aggiungere». Così come poco da aggiungere avrà l’inchiesta aperta dalla Procura. Il Pm Aldo Ingangi ha disposto il sequestro della Fiat600 e indagato il 60enne alla guida per omicidio colposo (un atto dovuto). Nel pomeriggio quindi ha firmato il nulla osta che consentirà alla famiglia di avere a disposizione la salma dell’ex edicolante. 

MA LE polemiche non si fermano. «E’ l’ennesimo incidente in zona — urlano da Santa Maria a Monte —. Bisogna intervenire». E’ importante però sottolineare che, nel caso specifico, saranno i rilievi della polizia municipale a chiarire se effettivamente la Fiat600 corresse o meno troppo veloce.