Casse sempre più vuote, i lucchesi pagano quaranta milioni di Imu e Tasi

La manovra di bilancio presentata al consiglio comunale prevede una spesa corrente per 113.181.527 euro

Tasse e scadenze

Tasse e scadenze

Lucca, 26 agosto 2015 - Ormai sono passati praticamente due terzi dell’anno. Parlare di bilancio di previsione per il 2015 appare dunque quantomeno curioso. D’altra parte i continui cambiamenti della legislazione e i tagli ai vari livelli di governo hanno portato il consiglio comunale di Lucca ad affrontare questo capitolo soltanto ieri sera. D’altra parte le linea guida, relative alla fiscalità locale, sono ormai note da tempo. «La voce principale delle entrate tributarie – spiega l’assessore Enrico Cecchetti – è quella relativa alle risorse derivanti da Imu e Tasi con una previsione a bilancio di 27.150.000 euro, a cui possiamo aggiungere la quota di fondo solidarietà destinata al Comune di Lucca per 2.666.460 euro. In realtà cittadini e imprese lucchesi pagano Imu e Tasi per quasi 40 milioni di euro complessivi e, quindi, meno di 30 milioni restano nel bilancio del Comune».

Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? «Gli importi previsti in bilancio per Imu e Tasi confermano sostanzialmente i risultati conseguiti nel 2014 nonostante che, con le delibere sulla fiscalità del maggio scorso, abbiamo previsto una nuova detrazione per la Tasi e agevolazioni per l’Imu in materia di aree fabbricabili e di ristrutturazioni».

Dunque soldi in meno per il Comune, come avverrà il recupero? «Contiamo di recuperare tale minore gettito grazie all’ampliamento della base imponibile che prevediamo dall’azione di recupero dell’evasione nella quale siamo impegnati. Se ci riusciremo potremmo dire che sarà un primo piccolo esempio di come pagare tutti può permettere di far pagare meno e più equamente».

In pratica come cambia il bilancio 2015 rispetto a quello dello scorso anno? «Le entrate correnti evidenziano un totale destinabile a spesa corrente pari a 113.191.527 euro. Tale importo tiene conto anche del del contributo della voce “permessi a costruire” per 700.000 euro. Cifra questa limitata e poco più alta del consuntivo dello scorso anno, che era stato di circa 540.000 euro, ma certamente più elevato in percentuale (49,1%) rispetto a quanto avremmo voluto, soprattutto a causa del fortissimo calo del valore degli oneri incassati negli ultimi anni. Merita ricordare che nel 2011 venivano destinati a spesa corrente ben 3,9 milioni di euro pari al 62 per cento del totale degli oneri incassati».

Dunque sempre meno soldi nella disponibilità del Comune... «Il totale delle risorse proprie disponibili destinate nel preventivo 2015 a spesa corrente è di 76.079.103 euro, confrontabile con il dato a consuntivo del 2014 che era di 76.390.948, quindi con un calo dello 0,41 per cento».

Dunque? «Questo dato segnala che siamo in presenza di una sia pur leggera diminuizione delle risorse disponibili che però diventa assai più significativa se consideriamo che i numeri delle previsioni tendono in genere a ridursi a consuntivo e che i costi delle forniture e dei servizi scontano spesso un aumento dovuto, se non altro, all’inflazione».

Passiamo alle spese. Quale la priorità? «La più rilevante voce di spesa rilevante rimane quella relativa alla spesa sociale. Senza considerare la spesa per il personale comunale dedicata ai servizi sociali, sono destinate in questa direzione risorse correnti del bilancio preventivo per 9.248.376 euro, cioè un importo pari o superiore a quello degli ultimi anni, a conferma della priorità attribuita dall’amministrazione comunale agli interventi in questo ambito. Merita anche sottolineare che, grazie a un attento lavoro, anche quest’anno si prevede di ottenere risorse esterne di tutto rispetto, a bilancio sono 6.787.644 euro».

Paolo Mandoli