Mercoledì 24 Aprile 2024

Discesa nelle viscere della terra: record italiano per gli Speleo Mannari

Hanno raggiunto i 1358 metri di dislivello nell'abisso Paolo Roversi sotto il monte Tambura sulle Alpi Apuane / NELLE GROTTE DOVE NASCE IL FIUME FRIGIDO / LA VIDEO INTERVISTA

Gli Speleo Mannari

Gli Speleo Mannari

Lucca, 8 dicembre 2014 - Nuovo record italiano di discesa in profondità in grotta per il gruppo di speleologi toscano gli Speleo Mannari, che hanno raggiunto i 1358 metri nell'abisso Paolo Roversi sotto il monte Tambura sulle Alpi Apuane.

Dopo essere stati fermati dalla bomba d’acqua dell’11 ottobre, tre squadre di Speleo Mannari con gli speloesub Luca Pedrali e Nadia Bocchi ci hanno riprovato, e sono riusciti nell'incredibile impresa di battere il record italiano di discesa nell’abisso, raggiungendo i meno 1350 metri del sifone finale dell’abisso Paolo Roversi, sulle Alpi Apuane, nell’alta Toscana, nel comune di Minucciano.

Quando fra il 10 e il 12 ottobre si sono calati per la prima volta, armando completamente la grotta tranne nella parte finale, gli speleo Mannari insieme agli speleo sub di fama nazionale Luca Pedrali e Nadia Bocchi sono potuti arrivare “soltanto” fino a meno 1190 metri, perché il maltempo che si è abbattuto pesante su Genova e sulla costa Tirrenica ha impedito loro di procedere in sicurezza. “Ci siamo fermati a meno 1000 per decidere il da farsi – ricordano Luca e Nadia, bresciani, che nella vita e nella speleologia sono una coppia ben rodata - e deciso di tornare al campo base a meno 800, perché il rischio era alto. L'acqua nei meandri era aumentata molto velocemente e pioveva addirittura sopra la tenda nonostante fosse posizionata a 30 metri dalla cascata. “Non si tratta di una grotta facile: è impegnativa a causa di pozzi e strettoie – aggiunge Riccardo ‘Zairo’ Nucciotti, fondatore versiliese del gruppo Speleo Mannari -. Ma senza l’appesantimento dei materiali siamo stati più leggeri e ci siamo mossi meglio e più in fretta, e finalmnete siamo arrivati fino in fondo”.  Questa squadra è composta da Fabio Bollini (Repubblica di San Marino), Thomas Pasquini, (Lucca), Giammarco Innocenti (Lucca), Matteo Ingrassia (Piemonte), Stefano Calleris (Piemonte). La seconda squadra entra la mattina presto di sabato 6 dicembre e allestisce un campo a meno 800 metri che deve ospitare anche la terza squadra, per poi raggiunge i meno 1000 e aiutare il passaggio del materiale subacqueo. Questa squadra è composta da Mauro Regolini (Trentino Alto Adige), Filippo Felici (Friuli Venezia Giulia), Sandro Sorzè (Friuli Venezia Giulia), Rubens Martino (Camapania), Jorge Del Campo Adeva (Spagna). La terza squadra varca l'ingresso dell'abisso Paolo Roversi sabato 6 dicembre pomeriggio e raggiunge il campo a meno 800 metri per riposarsi e poi scendere domenica 7 fino al sifone per l'immersione. È in questa squadra che ci sono gli speleosub Luca Pedrali e Nadia Bocchi, accompagnati dagli speleo Pascal Vacca (Toscana), Floriano Martinaglia (Svizzera), Ivano Predari (Lombardia), Riccardo 'Zairo' Nucciotti (Viareggio), Filippo Dobrilla (Firenze).