Operazione 'non stop': otto arresti tra i nomadi per furti e rapine

Perquisizioni su tutto il territorio della provincia di Lucca e, parzialmente, su quelli di Massa, La Spezia, Pistoia e Grosseto

Carabinieri (foto archivio)

Carabinieri (foto archivio)

Lucca, 20 luglio 2016 - "Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furto, rapina, ricettazione”, con questa accusa i carabinieri stanno eseguendo tra le province di Lucca, Massa, La Spezia, Pistoia e Grosseto una serie di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Lucca nei confronti di una presunta banda di etnia Sinti che dimora nei campi nomadi della provincia. Complessivamente sono 10 le misure restrittive, di cui 8 in stato di arresto e due con l'obbligo di firma. Una ventina le perquisizioni in corso da parte di circa ottanta carabinieri del comando provinciale di Lucca con l'ausilio dei nuclei cinofili di Firenze e Pisa-San Rossore. "Non stop", il nome dell'operazione 

Gli episodi contestati sono alcune decine. Le indagini riguardano furti in abitazioni e presso ditte, asportazione di bancomat divelti da istituti bancari ed uffici postali e la rapina ai danni di un gioielliere del luogo, che venne ammanettato e colpito ripetutamente con pugni e col calcio di una pistola, con la sottrazione di preziosi per un valore superiore ai sessantamila euro.