Tensione alta tra sindaco e Pd. Ma torna la consegna del silenzio

E intanto sulla bacheca Facebook di Tambellini piovono critiche sulla città

Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini (foto Alcide)

Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini (foto Alcide)

Lucca, 27 giugno 2016 - Silenzio assoluto. Anche sui profili Facebook, dai quali, molto spesso, i politici finiscono per far filtrare i propri pensieri. E a volte anche le intenzioni polemiche. La vicenda della nuova esternazione del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, che ha spiegato a chiare lettere che non intende sottoporsi alle forche caudine delle primarie per una sua eventuale ricandidatura alla poltrona di primo cittadino, non trova repliche. Se non nelle poche parole del senatore Marcucci, che sabato scorso in città ha preferito ricordare come fosse stato proprio il sindaco a chiedere di non parlare di primarie sino all’ottobre prossimo. Come a dire: a violare i patti è lui. Stop. Nessun’altra presa di posizione ufficiale. Solo tanta irritazione che però i renziani provano a non far filtrare nemmeno sui social.

La consegna è: non alimentare polemiche in un momento difficile e con il referendum costituzionale che ogni giorno che passa diventa un incubo per il Pd. Per i regolamenti dei conti con Tambellini, semmai, ci sarà tempo dopo. Così il segretario comunale del Pd Bambini posta una foto di carciofi e di corse ciclistiche, i consigliere comunale Pagliaro e Mercanti, commentano, amaramente, l’esito del referendum in Gran Bretagna e il segretario territoriale Andreuccetti si diletta in analisi economiche contro chi chiede il ritorno alla lira e con la presentazione di libri. Primarie sono un termine, per ora, abolito. La consegna del partito è rigida. Quasi come un tempo. Sempre a proposito di Facebook, chi invece non pare conoscere freni sono i cittadini di Lucca, che sulla bacheca del sindaco Tambellini rovesciano una nugolo di proteste per ciò che non va. E senza ricevere, per ora, uno straccio di risposta.

C’è chi posta la foto degli articoli che ricordano come a Torino una sentenza abbia ritenuto legittimo poter portare a scuola panini fatti a casa, ipotesi sempre avversata dalla giunta Tambellini. «Verità!!! Crollano tutte le problematiche che il Comunee ci ha sempre presentato: più personale, stanze apposite. Bla, bla, bla», scrive una cittadina. E c’è a chi va il sangue alla testa nel vedere decine di immigrati, presunti richiedenti asilo, nullafacenti per strada. «Ma queste per voi si chiamano risorse? Ma avete mai lavorato con le vostre mani? Avete mai sudato per lavorare? Perché se queste le chiamate risorse – scrive un cittadino – io sono babbo natale!». Proteste anche per la gestione dell’assistenza sanitaria. «Ho visto che si è interessato del caso delle donne incinta in lunga attesa della visita dell’anestesista. Ma il S. Luca – scrive un altro lucchese – secondo lei è adeguato? Non necessita di altri letti per il post-acuto al Campo di Marte e di un pronto soccorso con più ampi spazi e personale?». Proteste, con tanto di foto allegate, anche per le condizioni di molte strade della periferia, in condizioni a dir poco pessime, come via don Minzoni, a Sant’Anna.