Si spaccia per avvocato e consulente. In carcere per raggiri ed estorsione

Il 43enne preso dai finanzieri della sezione di pg della Procura. E' residente a Montecatini ma agiva a Lucca

Finanzieri impegnati in un controllo stradale

Finanzieri impegnati in un controllo stradale

Lucca, 14 giugno 2016 - I finanzieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Lucca, su ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura di Belluno, hanno arrestato Aldo Mollica, un 43enne originario di Salerno, noto perché si spacciava per avvocato e commetteva raggiri. L’uomo deve scontare 3 anni e 6 mesi di reclusione perché riconosciuto definitivamente colpevole dei reati di truffa, falso ed estorsione. Dopo l’arresto, Mollica è stato condotto nel carcere lucchese di «San Giorgio».    Gli accertamenti su di lui stanno però andando avanti, dal momento che gli inquirenti non escludono che possa aver commesso reati analoghi anche in Lucchesia e in Valdinievole. Da qualche tempo Aldo Mollica era residente a Montecatini, ma le sue attività sospette avvenivano anche a Lucca e nella Piana. Si indaga in particolare su vari episodi oggetto di denuncia. Le modalità sarebbero sempre le stesse. Si presenta come avvocato e offre i propri servizi a buon mercato o addirittura gratis. A far scoprire una serie di probabili raggiri era stato un movimentato episodio accaduto nell’ottobre scorso. Durante un controllo serale dei carabinieri sullo Stradone di Camigliano, Mollica al volante di una Nissan Micra, temendo di essere ricercato, fuggì a tutta velocità. Ne nacque un lungo inseguimento sulla Pesciatina, fino al viale che porta al parco di Pinocchio a Collodi. Qui fu protagonista di un pauroso incidente: la sua auto uscì di strada, rovesciandosi con un volo di 4 metri in via delle Cartiere. Mollica rimase incastrato nell’abitacolo e finì in ospedale per qualche settimana.    Nella sua auto fu trovata una grossa somma in contanti, di origine sospetta. Ma saltarono fuori anche documenti contraffatti. Fogli che dovevano accreditarlo come avvocato agli occhi di ingenui clienti qi quali chiedeva anticipi di spesa per «diritti di cancelleria». Un pensionato lucchese denunciò di avergli consegnato 10mila euro di risparmi credendo che fosse un promotore finanziario: gli aveva promettesso interessi stratosferici, addirittura del 10% al mese. Indagini ancora in corso, ma che potrebbero presto portare a nuovi sviluppi.