«Serve uno scatto in avanti»

Turismo, seconda riunione operativa con Oliviero Toscani

Oliviero Toscani

Oliviero Toscani

Lucca, 30 ottobre 2014 - «Perché sono qui? Mi devo sposare con una signorina e lo faccio a Lucca: ecco perché sono in Camera di Commercio». Non rinuncia al gusto della provocazione Oliviero Toscani, il pubblicitario che ha lavorato ai più famosi marchi del mondo, finendo per creare campagne che hanno lasciato il segno, all’uscita dalla sede dell’ente camerale di corte Campana. Per Toscani, in realtà, si tratta del secondo incontro a un tavolo di lavoro che la Camera ha messo in piedi per rilanciare, o meglio lanciare, l’immagine di Lucca nel mondo. La prima riunione si è tenuta a inizio ottobre, ora siamo al secondo passaggio. Nella sala della Seta si sono dati appuntamento alcuni tra gli imprenditori più noti nel mondo della cultura e dello spettacolo, dal patron del Summer Festival Mimmo D’Alessandro al presidente del Lucca Film Festival Nicola Borrelli, passando per l’architetto Pietro Carlo Pellegrini e per il presidente di Confcommercio Ademaro Cordoni, senza dimenticare tutto lo stato maggiore della Camera di Commercio, dal presidente Giorgio Bartoli al dirigente Massimo Marsili, fresco di nomina a direttore della Fondazione Puccini.  Un gruppo che in questa fase fa perno su un vero e proprio team di lavoro di imprenditori per poi, successivamente, allargarsi alle istituzioni. Tutti a interagire con quello che è considerato a livello mondiale un vero e proprio guru dell’immagine e che pare iniziare a appassionarsi all’idea di lasciare il suo segno anche a Lucca. Alla fine, dopo un’ora e più di riunione, qualche passo avanti e qualche idea sul tavolo è stata buttata. Anche se ora rischia di arrivare la parte più difficile: quella di trasformare delle ipotesi in realtà. Naturalmente mettendo sul tavolo anche come e chi dovrà pagare l’eventuale piano di comunicazione. Toscani, comunque, a mezza bocca, spiega qual è la sua idea base per lanciare Lucca. «Iniziative di primo livello ce ne sono anche troppe – spiega – penso al Summer Festival, a Lucca Film Festival o a Lucca Comics and Games».  «Il problema - aggiunge - è semmai farle conoscere, visto che il loro impatto potrebbe essere molto maggiore. Vero è che la forza di Lucca è il fatto che è sempre uguale a se stessa, ma la sensazione è che siate un po’ troppo... tirchi. E non solo economicamente parlando. E’ una caratteristica molto lucchese». Dunque più che dai monumenti, il tesoro, almeno a livello di immagine, può essere costituito dai tanti appuntamenti culturali, ma serve uno scatto in avanti, pare dire Toscani. Senza ritrosie e freni a mano tirati. E senza dimenticare che il nome, di risonanza planetaria, di Giacomo Puccini. Un tasto dolente per la città, che con il Maestro non è mai riuscita a legare come avrebbe dovuto e potuto. Ora non resta da vedere come si concretizzerò l’apporto di Toscani sul piano della promozione nazionale, e non solo, della nostra città. A breve dovrebbe tenersi un’altra riunione sul tema.