San Luca, la pagella della Uil: «Quante criticità»

Punto per punto tutti i disagi. Dai posti auto alle rastrelliere, cellulari, aerazione

Medici in ospedale

Medici in ospedale

Lucca, 31 luglio 2014 - Pochi stalli per le auto dei dipendenti, nessuna rastrelliera per le biciclette, possibilità per l’accesso di estranei al piano interrato. E ancora: difficoltà nel sistema di aereazione, marcatempo lontano dagli spogliatoi e problemi per la ricezione dei telefoni cellulari. Problemi, questi, che la Uil-Fpl mette in luce e che riguardano il nuovo ospedale. Problemi che ad oggi, a dire del sindacato, non sono stati ancora risolti. «La Uil-Fpl ha chiesto da tempo un tavolo per affrontare le criticità che riguardano il S.Luca - affermano Casciani, Di Vito e Lunardi - , a due mesi dall’apertura dell’ospedale e quindi, trascorso un periodo di giustificato adattamento alla nuova realtà, riteniamo improrogabile un confronto con la direzione aziendale». Dunque le criticità, secondo la Uil. Innanzitutto gli stalli nel parcheggio gratuito per i dipendenti, ritenuti insufficienti: «Chiediamo che sia rispettato quanto riportato sulla brochure dei quattro ospedali (seconda edizione - marzo 2013) sulla quale si prevedevano 425 posti auto per il personale dipendente». Secondo la Uil i parcheggi vengono definiti «gabbie» e il percorso di uscita sarebbe troppo lontano dall’ospedale. Inoltre «i lavoratori, dipendenti di aziende in appalto con la Asl, si vedono costretti a pagare il parcheggio in orario di servizio». Mancano poi rastrelliere per biciclette mentre gli stalli per i motorini sono pochi. Da qui le proposte, ovvero il confronto con il concessionario/gestore dei parcheggi, magari anche per utilizzare l’area da 80-100 posti nel parcheggio lato nord oppure concedere il libero accesso da parte dei dipendenti, a mezzo badge, nei parcheggi a pagamento magari quando è completo quello a uso esclusivo. La Uil chiede anche di aprire una trattativa per l’acquisto e l’utilizzo del parcheggio di Poste Italiane. Ancora avanti. Il sindacato mette in allerta per eventuali ingressi di estranei nel piano interrato dove tra l’altro non sarebbero presenti sistemi di allarme. Per questo chiede l’apertura di porte tramite badge, e pulsanti di allarme. A quanto pare poi mancano i «marcatempo» al piano interrato vicino agli spogliatoi e per questo la Uil chiede la loro installazione al termine del corridoio sotterraneo che collega la palazzina economale con gli spogliatoi. Non mancano critiche alle tisanerie, «ambienti - dicono dal sindacato - inadeguati in quanto stretti e privi di finestre. Aggiungiamo inoltre la necessità di una verifica/controllo sui prodotti che vengono dispensati ai pazienti ad esempio i preparati solubili, in generale thè, camomilla ecc.». Ancora problemi poi con i telefoni cellulari: «a tutt’oggi - aggiungono - non si sono viste modifiche anche se l’azienda ha in atto un piano per far fronte a questa criticità». Infine per la Uil le panchine nella hall sarebbero in numero limitato, la portineria esterna sarebbe stretta anche per una sola persona con un bagno a ridosso della postazione di lavoro, e l’apertura delle porte sarebbe scomoda. «Ci viene altresì segnalato - vanno avanti - un limite di costruzione caratterizzato dal fatto che l’attuale pensilina non consente l’accesso ai camion per passare dalla portineria in quanto è troppo bassa rispetto all’altezza dei camion stessi». Nel mirino delle proteste anche il sistema di aereazione e luce artificiale: «Vengono segnalate difficoltà nel mantenere una temperatura costante tra i vari ambienti; un’altra criticità riguarda lo svolgimento di attività ambulatoriali in ambienti privi di luce naturale». Infine «da alcuni giorni sembra sia stato disposto di chiudere la porta di accesso n. 1 del personale lato nord prossima al ‘marcatempo’ alle ore 20 ovvero prima ancora del cambio di turno del personale infermieristico/Oss (usualmente alle ore 21) per cui gli operatori sono costretti a lunghi tragitti pedonali».