Un impianto di selezione rifiuti
Lucca, 18 maggio 2016 - Due settimane, forse tre. Tanto servirà perché si possa conoscere la prossima mossa nell’intricata scacchiera che vede Salanetti luogo deputato ad accogliere il tanto discusso impianto di carbonizzazione termale. Decisiva in questo senso sarà la Via, Valutazione Impatto Ambientale, come anche specificato dall’assessore regionale Fratoni, per meglio definire un’idea di impianto di cui ad oggi non esistono «gemelli» in Italia.
Due settimane, dunque, per capire in che direzione vorrà andare la Creo, la società che ha proposto il progetto di impianto, e per capire se le integrazioni richieste a più riprese (con tanto di relazione di sei pagine di dubbi da parte anche della stessa Provincia di Lucca) potranno o meno convivere con la filosofia «Rifiuti Zero», condizione imprescindibile per il Comune di Capannori – che a differenza del Comune di Porcari mai si è espresso con un secco ‘sì’ o ‘no’ all’opera – ad accogliere o meno l’impianto.
A non voler rimanere con le mani in mano ci sono i cittadini, che in queste settimane hanno dato vita a un massiccio movimento contrario all’impianto, aprendo una pagina Facebook e annunciando imminenti iniziative, raccolta firme, cortei e prossime manifestazioni che potrebbero virare stavolta anziché a Porcari, a Capannori.
Intanto, sempre in tema di impianti e trattamento rifiuti, spunta un’altra richiesta, depositata dalla società 3F/Ecologia Srl di Pescia lo scorso 5 maggio in Regione. L’ipotesi, che stavolta insisterebbe sul territorio di Altopascio in località Dal Cerro, riguarda un impianto recupero rifiuti speciali non pericolosi (pulper di cartiera, ovvero lo scarto di lavorazione) all’interno di un complesso industriale dove si andrebbe a insediare un nuovo fabbricato. Ora, come da prassi, scattano i 45 giorni dalla pubblicazione per presentare osservazioni alla realizzazione dell’impianto stesso.