S.Vito, residenti ancora all’attacco. «Solo promesse, qui è abbandono»

Ex distretto sanitario, scuole e telecamere tornano nel mirino

Gli assessori della giunta Tambellini ad una recente assemblea a San Vito

Gli assessori della giunta Tambellini ad una recente assemblea a San Vito

Lucca, 30 maggio 2016 - L’anfiteatro a metà, un accenno di scavo per le telecamere di sicurezza «fantasma», l’ex distretto sanitario abbandonato a se stesso come pure il parco giochi e una scuola materna ostaggio dei topi. E’ tutto il risultato che ad oggi portano a casa, con infinita rabbia e amarezza, gli abitanti di San Vito. Che dopo qualche settimana, tornano alla carica. «Si ha un bel parlare di riqualificazione dei quartieri - dicono -. Quanti incontri, quante tempo e quante parole con i nostri amministratori, che, stringendo, non hanno ancora speso utilmente neanche venti euro per San Vito. Hanno investito, in parte, per un anfiteatro vicino alla scuola primaria, che neanche volevamo». C’erano le fondazioni abbandonate di quella che doveva essere la nuova scuola, un cantiere anche quello abortito sul nascere.

«Avevamo chiesto solo di ripulire, togliere i ferri arrugginiti - proseguono i residenti - rimettere in ordine e in sicurezza la zona. No. Gli assessori hanno voluto fare di più, e subito si sono mossi per realizzare un anfiteatro per gli spettacoli all’aperto. Non è che l’idea ci convincesse molto, a noi bastava qualcosa di meno dispendioso e più veloce e efficace alla soluzione del problema. Sono andati avanti, ma per poco. Adesso i lavori sono fermi, l’anfiteatro è rimasto ‘zoppo’ e nemmeno sappiamo perchè». Ma un sospetto c’è: «I soldi sono finiti?». Non sanno come altro spiegarsi anche le rassicurazioni finora tradite circa l’impianto di video sorveglianza sempre in via Giorgini, vicino alla primaria Donatelli e alla materna, dove ci sono giri poco raccomandabili.

«Sembrava tutto ben avviato. Addirittura l’assessore Raspini in occasione di una conferenza stampa con cui annunciava l’avvio del nuovo piano di distribuzione degli impianti di videosorveglianza sul territorio -aggiungono - sottolineava che il nostro sarebbe stato il primo. A questo punto - commentano ironicamente gli abitanti di San Vito - non vogliamo sapere quanto dovranno aspettare gli altri visto che non hanno posizionato nemmeno un cavo».

Tanto rumore per niente? Al momento, purtroppo, sembra proprio di sì. «Ci guardiamo intorno e tutto quello che vediamo è una scuola materna ancora chiusa per il problema dei topi (che riapre oggi, ndr) telecamere che non ci sono, abbozzi di un anfiteatro - concludono i residenti del popoloso quartiere della periferia -, l’ex distretto che potrebbe diventare un importate punto di aggregazione lasciato all’incuria e al degrado, giochi nel parco attrezzato per i bambini immersi nell’erba alta. Francamente avevamo fiducia, ma ora ci sentiamo pre