«Rituali hindu al Pertini»: bufera

Il settimanale cattolico Toscana Oggi attacca il progetto di meditazione

La presentazione dell'iniziativa

La presentazione dell'iniziativa

Lucca, 6 maggio 2015 - Riti hindù all’Isi Pertini? Il titolo va con il punto interrogativo - è giusto premettere - ma l’affondo a cui si riferisce, pubblicato dal settimanale regionale della curia, Toscana Oggi, non fa sconti. E’ il diacono Raffaello Giusti a firmare un articolo al vetriolo contro un progetto adottato dal superiore Pertini - «Star Bene a Scuola» lanciato peraltro dal regista David Lynch in occasione della sua recente visita per il Lucca Film Festival - che dovrebbe concentrarsi sulla meditazione e il rilassamento che invece sconfinerebbe in tema religioso.    La preside Daniela Venturi non esclude azioni a tutela della scuola, e attende la pubblicazione della risposta sullo stesso periodico. In particolare, secondo quanto riportato da Toscana Oggi, «la pratica della meditazione sembra prevedere un rito hindù, svolto a porte sbarrate nella presidenza e a più riprese, per piccoli gruppi di ragazzi. Gli studenti avrebbero dovuto impegnarsi al segreto assoluto con la firma di una dichiarazione». Si parla anche di pratiche «misteriche», iniziatiche. La procedura per il «ringraziamento» degli antichi maestri del metodo ayurveda, avrebbe previsto incensazioni, candele accese, offerte, su un altarino,di fiori, riso e mele in parte mangiate dai partecipanti. Infine la consegna di un mantra segreto da ripetere due volte al giorno.    «La situazione è inquietante - commenta il diacono e giornalista Giusti -, la scuola non è luogo di indottrinamento religioso, fosse anche quello della religione maggioritaria, la Cattolica». Il progetto in questione, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, avrebbe prima coinvolto una classe terza, poi altre tre classi del Pertini. «E’ un articolo privo di fondamento, che sa proporre solo punti interrogativi - replica la dirigente dell’istituto, Daniela Venturi -. Questo progetto della David Lynch Foundation è puramente scientifico. L’obiettivo è quello di superare lo stress da ansia da prestazione. I benefici si sono toccati con mano. Studenti che avevano frequenti attacchi di panico adesso stanno molto meglio. E’ vero che esiste una cerimonia in cui si prevede di portare fiori e frutta per ringraziamento, ma fa parte delle tecniche trascendentali, così come il mantra personale. Anzi la Fondazione ha monitorato costantemente i risultati del progetto Star bene a scuola – Quiet Time e ha concesso nuovi finanziamenti solo dopo un’ampia relazione sulle sue ricadute positive. Lo hanno svolto anche ragazzi musulmani, e non c’è stato un genitore che se ne sia lamentato. Anche perchè è adottato nel mondo da oltre 500mila studenti».