«Rischio di nuova cementificazione». La rete dei comitati suona la carica

Confronto con gli esperti: entro il 16 agosto osservazioni dei cittadini

Un cantiere (foto repertorio)

Un cantiere (foto repertorio)

Lucca, 29 giugno 2016 - La ruspa al lavoro fuori casa propria potrebbe essere il segnale - tardivo - che il piano strutturale del Comune non va bene, che spalanca la porta a nuova cementificazione, circa 1.500 unità immobiliari secondo le previsioni. A suonare la chiamata per ogni singolo cittadino - affinché si interessi di promuovere le osservazioni che faranno da correttivo, entro la scadenza del 16 agosto - è l’Osservatorio Partecipato lucchese formato da Legambiente Lucca, Wwf Alta Toscana Onlus, Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero, Assi Viari, Comitato anti elettrosmog del centro storico, Comitato anti elettrosmog di San Vito, Comitato cittadino di Sant’Alessio, Comitato San Concordio, Lucca Bene Comune, Lucca Est Sergio Ghiselli, Lucca per una Sanità Migliore, Parco S.Anna Onlus, Per non Morire, Pro Ponte in Giusto Loco, Rete Comitati Sanità Lucchese, Salviamo il Paesaggio, Starc, Stop al Consumo di Territorio, Stop TTIP, Vivere il Centro Storico.

E per dare gli strumenti giusti affinché le osservazioni siano fondate e quindi colgano il bersaglio l’Osservatorio ha organizzato una giornata di studio con esperti del settore, per venerdì dalle 16 alle 19 nella sala Maria Luisa di Palazzo Ducale, relatori il professor Paolo Baldeschi (rete dei comitati toscani), il professor Claudio Greppi (rete dei comitati toscani), il dottor Alessandro Di Vito (comitato Lucca est Sergio Ghiselli), il dottor Michele Urbano (Legambiente Lucca) ed il dottor Roberto Balatri (geologo).

A moderare ci sarà Marina Manfrotto (osservatorio partecipato lucchese). Si parlerà di nuove costruzioni, ma anche di viabilità, dei contenitori da destinare, dell’area ex Campo di Marte. «Non vogliamo creare un piano strutturale bis - hanno specificato ieri, in rappresentanza dei vari comitati, Giuseppe Di Vito, Gemma Urbani, Simone Lena, Mario Lazzeri e Michele Urbano - . Nessun intento polemico, solo un contributo di chiarezza fondamentale per il futuro del nostro territorio». Anche se, è stato sottolineato nella conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina al Grand Hotel Guinigi, il documento varato dal Comune è nebuloso, non mette al riparo da intenti speculativi, pare non tenere conto del fatto che sul nostro territorio ci sono 4mila case invendute.

«E’ mancata la possibilità di poterlo analizzare sin da quando, il 21 marzo scorso, lo fece proprio senza però pubblicarlo sul sito, alla visibilità generale - sottolinea Urbano di Legambiente - . E’ chiaro che oggi i tempi sono ristretti per prender coscienza di un documento così complesso, non ci sono stati gli spazi per la discussione». E’ questo vuoto che l’Osservatorio ora tenta di colmare, chiamando docenti universitari come i professori Baldeschi e Greppi che relazioneranno a cittadini e amministratori il contenuto del Piano Strutturale di Lucca in rapporto al Piano di Indirizzo Territoriale regionale (Pit). «Vigilare è importante - è il monito -. E, come cittadini, dobbiamo farlo ora».