Carbonizzatore, altra bocciatura: anche 'Rifiuti zero' dice no

Il sindaco: "Tecnologia da studiare, ma adesso siamo contrari"

Un impianto di raccolta rifiuti (foto studio Sally)

Un impianto di raccolta rifiuti (foto studio Sally)

Capannori (Lucca), 26 luglio 2016 - Un nuovo documento che, restando così le cose, respinge al mittente l’ipotesi impianto di carbonizzazione a Salanetti. A «bocciare» il progetto presentato dalla società Creo è una relazione tecnica redatta dalla commissione scientifica del Centro ricerca Rifiuti Zero, finita in questi giorni sulla scrivania del sindaco di Capannori Luca Menesini. Capannori dunque potrà essere sì luogo di studio della carbonizzazione idrotermale, «ma al momento non ci sono i presupposti per consentirne l’industrializzazione».

«La tecnologia – spiega il sindaco illustrando quanto emerso dalla relazione – è valida e interessante da approfondire, perché potrebbe rappresentare una strada da percorrere in futuro nella strategia rifiuti zero. Ad oggi, però, non abbiamo risposte certe alla domanda che poniamo fin dall’inizio, vale a dire se quello che esce è prodotto o rifiuto che è la questione primaria, e poi anche in merito alle acque di scarto. Non avendo queste risposte, e poiché nemmeno gli esperti del Centro Ricerca hanno potuto esprimersi in maniera certa, oggi la nostra risposta a un progetto come quello presentato dalla Creo è ‘no’. Se pertanto i privati vorranno ancora un incontro con il sottoscritto e la Regione sono pronto ad andare, e come concordato con i consiglieri comunali di maggioranza porterò questa posizione. Dell’industrializzazione non se ne parla. Si parli pure di tavoli di studio della tecnologia: Capannori guarda avanti e quindi non dice ‘no’ ideologici, come non dice ‘si’ ideologici. Scegliamo in base ai fatti, perché solo così si può fare il bene di tutti i cittadini».

«Ricordo che la ditta ha ritirato il progetto a seguito delle osservazioni presentate da Arpat, Usl 2 e dalle forza politiche di maggioranza – concludeMenesini –. È evidente che abbiamo agito in modo corretto verso la comunità, senza creare panico nella popolazione su un tema che non è mai stato vicino alla realizzazione, visto che mai ha ricevuto una risposta affermativa da parte dei soggetti istituzionali coinvolti, Comune in prima fila».