"Batman v Superman", una missione troppo impegnativa

La recensione a cura di Project Movie

Batman v Superman

Batman v Superman

Lucca, 25 marzo 2016 - Presentare un nuovo Batman e farlo scontrare con Superman, introdurre Lex Luthor e Wonder Woman e infine accennare anche ad altri supereroi preparando il terreno per la Justice League. Come riuscire a far convergere tanti potenziali film in un solo film? Va dato atto a Snyder che stavolta la sua missione era davvero impegnativa. La scelta di riprendere da dove eravamo rimasti ma con occhi diversi è sorprendente. Nella sequenza iniziale ci troviamo di nuovo in una Metropolis sotto attacco nel bel mezzo dello scontro tra l'Uomo d'Acciaio e Zod, ma stavolta cambiamo prospettiva: seguiamo Bruce Wayne farsi strada in una pioggia di detriti ed edifici in crollo. L'uomo è impotente. Batman è impotente. Tra chi lo considera un Dio, e chi un alieno assassino, Superman dovrà fare i conti con la pesante eredità morale di quel conflitto.

Ve lo diciamo subito, senza nascondervelo, perché l'attesa è stata lunga: Affleck fumettisticamente parlando è probabilmente il Batman più riuscito e l'attenzione inizialmente è tutta su di lui: la prima scena dove lo vediamo veramente all'opera è 'dark' nel vero senso della parola. Proprio come ce lo aspettavamo, il suo è un Batman massiccio e determinato, un Batman che digrigna i denti perché è furioso. Ed è anche un ottimo Bruce Wayne, perfettamente calato nella parte quando interagisce con Alfred o con Diana Prince... ...Diana Prince. Lo avreste mai detto che la Wonder Woman di Gal Gadot potesse essere la vera, inattesa e accattivante rivelazione di BvsS? È proprio così perché malgrado il suo agire in secondo piano rispetto agli altri due, quando si mette in mostra lo fa bene e in grande stile! Ormai conosciamo Snyder, e sappiamo quanto il suo cinema sia carico e straripante a livello figurativo, ma possa vacillare quando si tratta di raccontare una storia, ed è quello che accade: la regia riesce bene visivamente ma fallisce narrativamente.

È bravo ad azzeccare lo stile e l'atmosfera: dopo la luce solare di Man of Steel qui si gioca tutto spingendosi nell'oscurità della notte regalandoci alcune scene da brividi (l'armatura gente, l'armatura!!!!) e mostrando tutta la sua abilità anche nei combattimenti. Ma questo non basta ad incantarci. Complice anche una sceneggiatura deludente, non basta perché c'è confusione, si passa da un intrigo all'altro con poco ordine e si cerca nei sogni la comoda soluzione per spiegare cose che non si riesce a spiegare altrimenti, rimanendo con tanti dubbi e poche certezze, restando a guardare ma senza appassionarci come dovremmo. Ma colpi di scena ci sono? Pochi maledizione, pochi! Ma combattono almeno? Poco maledizione, poco!!! E per giunta le motivazioni che portano allo scontro tanto atteso sono debolissime, pretestuose, e lo stesso vale per la risoluzione, un momento chiave forzato a dir poco. È triste pensare che l'intera trama sia nelle mani di Lex Luthor: sulla bravura di Eisenberg non si discute, ma il suo personaggio ne esce come uno squilibrato sociopatico che vuole fare il Joker, che cerca spasmodicamente di avere carisma quando in realtà ottiene l'effetto opposto risultando detestabile al solo sentire il suono della sua voce.

Per non parlare poi del villain finale: creato dal niente, buttato lì e privo della benché minima forma di personalità. E sono troppe anche le scene inutili e fini a se stesse che lo hanno reso troppo lungo. C'è collera nel nostro tono. C'è collera perché se per eccitarsi dobbiamo attaccarci alle note rockettare di Junkie XL quando va in scena Wonder Woman, dimostrando quanto stavolta nemmeno la Colonna Sonora del maestro Hans Zimmer sia riuscita ad entusiasmarci, allora significa che di cose da rivedere ce ne sono e non poche. L'ombra della Warner e della Justice League inevitabilmente si avverte nonostante non sia quello il motivo della poca riuscita del film, ma piuttosto quanto detto sopra. Perché se c'è un elemento riuscito, originale, e che davvero abbiamo apprezzato è proprio lo stratagemma impiegato per strizzare l'occhio ai tanto attesi, e molti, camei. C'è da dire che forse stavolta, più che mai, siamo vittime di una campagna promozionale (e ci riferiamo in particolare all'ultimo Trailer) che ha la grossa colpa di averci mostrato se non tutto, sicuramente troppo, contaminando l'esperienza a noi affamati spettatori. Detto questo, amanti dei cinecomics prendetevi per mano e andate al cinema perché nel bene e nel male questo è un film da non perdere per ciò che rappresenta. Caricato di un importante peso sulle spalle, Batman V Superman cerca affannosamente di fare da trampolino per ciò che è e che verrà, un ponte verso il futuro dell'Universo Cinematografico DC, un ponte che qualcuno, ahimè, potrebbe anche decidere di non attraversare. Voto 5,5