Profughi, altri quindici arrivi in Lucchesia

Sono stati accolti a San Leonardo in Treponzio, nel comune di Capannori. Anche in questo caso sono stati sistemati per piccoli gruppi in appartamenti o sedi delle associazioni di volontariato

Profughi africani

Profughi africani

Lucca, 29 agosto 2015 - Altri 15 migranti (il numero è confermato sia dal Comune sia dalla Prefettura) sono giunti ieri in Lucchesia, a San Leonardo in Treponzio, nel territorio comunale di Capannori. Sono stati sistemati secondo il modello dell’accoglienza diffusa, piccoli gruppi di 4-5 persone in diversi luoghi: appartamenti o sedi delle associazioni poiché è il volontariato che nel paesino capannorese gestirà questi nuovi arrivi che, tra l’altro, avvicinano il capoluogo della Piana al limite previsto in base al numero degli abitanti. Si tratta di un invio già previsto e programmato nelle scorse settimane dopo la riunione con la Prefettura a Lucca in cui venivano esortati alcuni Comuni ad accogliere, alla presenza dell’assessore regionale Vittorio Bugli.

Il sindaco, Luca Menesini, aveva ribadito la volontà di accogliere come infatti è stato fatto sinora, ma senza giungere a confinare queste persone in strutture predeterminate. No alle tendopoli o alle baraccopoli, dunque, ok invece alla cosiddetta accoglienza diffusa sul modello toscano che ha avuto anche il placet dello stesso assessore regionale poiché somma due vantaggi: da un lato l’opportunità di integrazione per chi arriva, dall’altra evita comunque eventuali conflitti sociali. Un sistema adottato con continuità nell'ultimo anno in provincia di Lucca, dove in undici Comuni sono presenti ed operative 26 strutture di ricezione degli extracomunitari richiedenti asilo, per un totale di 259 migranti. Capannori invece, come detto, arriva al numero massimo, una sessantina circa di persone. Alcune sono state impiegate in un progetto di lavoro socialmente utile, come operai o giardinieri per la sistemazione dei campi sportivi o del parco pubblico in centro, nel capoluogo.

Massimo Stefanini