Prende i soldi di una vedova e non versa la tassa di successione

Nei guai un geometra. Concluse le indagini in Procura

Agenzia delle Entrate

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Lucca, 28 giugno 2016 - Avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura: l’accusa ipotizzata è quella di appropriazione indebita. Protagonista della vicenda un geometra residente a Lunata, ma che lavorava in uno studio di Viareggio. La storia risale al luglio dello scorso anno. Stando alla ricostruzione dei fatti, una signora di 64 anni di Viareggio si era rivolta ad un geometra il quale, a sua volta, ha chiesto ad un suo collega che lavorava nello stesso studio di occuparsi della pratica.

La donna, che era rimasta vedova, avrebbe dovuto pagare infatti la tassa di successione. Così, il professionista di Lunata di 54 anni, ha stilato una documentazione con tanto di cifra che la signora avrebbe dovuto pagare per la successione - 9.890 euro - a cui poi dovevano aggiungersi le spese per gli onorari, circa 1.900 euro. Così la donna, l’8 ottobre 2015, ha firmato un assegno al professionista con l’importo complessivo, comprensivo di tassa di successione e onorari: circa cioè 11.800 euro. Il geometra le ha fornito la ricevuta del pagamento, e così tutto pareva risolto. In realtà i guai stavano solo per cominciare. Dall’Agenzia delle Entrate infatti è arrivata il 10 dicembre una prima lettera di avviso che intimava alla donna di pagare la tassa di successione con tanto di mora. Ma il geometra, al quale lei si era rivolta, l’avrebbe rassicurata spiegandole che sicuramente si trattava di un errore.

Peccato però che poco tempo dopo sia arrivato un altro sollecito di pagamento. Così la donna, per avere spiegazioni precise, si è rivolta allo studio di professionisti: in particolare è andato dal primo geometra a cui si era rivolta in un primo momento e che l’aveva poi «dirottata» sull’altro collega. Così insieme si sono recati all’ufficio delle Entrate dove hanno scoperto che in realtà era stata versata solo la cifra di 1.890 euro invece che 9.890. Messo alle strette, il geometra residente a Lunata e che aveva seguito tutta la pratica avrebbe ammesso di essersi appropriato dei soldi per motivi personali, ma con la promessa di restuituirli nell’arco di un mese. Cosa che, però, non ha fatto. Il professionista tra l’altro avrebbe fatto anche una firma apocrifa. Così la signora ha deciso di sporgere denuncia.