I precari della scuola: "Ora mantenete le promesse: assumeteci". Già cento ricorsi

Almeno un terzo del personale si è rivolto alla magistratura

DIBATTITO Precari durante un’assemblea per decidere le prossime mosse

DIBATTITO Precari durante un’assemblea per decidere le prossime mosse

Lucca, 5 marzo 2015 - UN’ONDA travolgente di oltre 100 ricorsi dal precariato nella scuola lucchese. Non stanno con le mani in mano insegnanti e personale Ata in attesa di stabilizzazione: gli ultimi annunci del Governo - che aprono baratri per chi da anni si trova in posizioni di equilibrio precario - sono sale sulle ferite. Nell’attesa che le rassicurazioni di Renzi si facciano concrete, docenti e personale di supporto al mondo della scuola lucchese agiscono per le vie di fatto, con ricorsi a pioggia alla magistratura. La leva è l’illiceità dei rinnovi dei contratti a tempo determinato per oltre tre anni. E c’è chi ha fatto già una «vita da precario», con alle spalle dieci anni e più, senza mai poter toccare con mano l’opportunità di un contratto definitivo. A tirare le fila dell’aspra battaglia legale è la Camera del Lavoro, e il referente del settore Fabrizio Rocca, segretario provinciale Flc Cgil.

«SIAMO in attesa delle prime sentenze - dice - . I presupposti ci sono perché dopo tre anni di rinnovi a catena i contratti a tempo determinato devono diventare a tempo indeterminato. Altrimenti ci sono pesanti sanzioni, di milioni di euro, che l’Europa ci comminerà, così come è avvenuto per le quote latte». La situazione del precariato lucchese è riassunta in numeri che dicono tutto: 300 docenti ancora iscritti nelle graduatorie, a cui si aggiungono quasi 50 operatori Ata. «La situazione è oltre il livello di guardia - denuncia Rocca - e per questo abbiamo manifestato, nei giorni scorsi, in piazza dei Miracoli a Pisa, una scelta non casuale. E a breve ci saranno altre iniziative».

IL PREMIER ieri ha garantito che le assunzioni di precari avverranno anche se il decreto connesso alla «Buona scuola» è stato rinviato. «Speriamo non ci dica anche di ‘stare sereni’ come ha fatto con il suo compagno di partito Letta prima di silurarlo - ironizza il referente dei lavoratori - . Se Renzi non provvederà da subito a dar vita a un organico funzionale nella scuola, quindi a una dotazione aggiuntiva di personale per arricchire l’offerta formativa, a settembre non potrà far altro che assumere un terzo dei precari in Italia e, in proiezione, appena 100 a Lucca. Almeno sul fronte dell’occupazione stabile del personale nella scuola si sarebbe dovuto muovere con un decreto urgente, questo avrebbe sanato la situazione confusa e disperata per tantissime famiglie». Uno dei tanti casi di precari che si sono rivolti alla Cgil è quello di una maestra alle prese con una separazione difficile dal marito, con tre figli di cui due gemelli e 10 anni di insegnamento alle spalle.

«TRADIRE le aspettative, così come sta facendo il premier, ha un effetto devastante su chi già si vedeva a un passo dall’uscita dal tunnel - osserva il segretario di Flc Cgil - . C’è una situazione di estrema confusione e di ingiustizie continue propinate a chi, oltretutto, è necessario a una scuola che deve crescere in qualità e standard formativi. C’è il modo di sanarla e si deve fare. Non si può andare avanti fomentando aspettative per poi tradirle e far calare la ghigliottina».