Tambellini candidato unico del Pd, ricucito lo strappo

Accordo tra il sindaco e la componente renziana: saranno i vertici regionali del Pd a decidere la lista dei candidati al consiglio comunale. Niente più primarie, Baccelli resta a Firenze

Alessandro Tambellini

Alessandro Tambellini

Lucca, 17 gennaio 2017 - Per il successo della ricandidatura di Alessandro Tambellini a sindaco di Lucca «è necessario attivare l'impegno forte, convinto e compatto di tutto il partito». Lo dichiara in una nota Dario Parrini, segretario del Pd della Toscana, a fronte delle polemiche fra il sindaco in carica e l'ala renziana del partito, che sosteneva la necessità di andare a primarie. «È necessario - sostiene il segretario regionale - che gli eccessi polemici interni al Pd cessino da subito di occupare il centro della scena pubblica».

Secondo Parrini «il Pd regionale reputa di dover assumere la diretta responsabilità di tutte le scelte di fondo per le quali non si è finora rivelata possibile una definizione consensuale, in primo luogo quelle finalizzate ad assicurare al candidato sindaco il supporto di un programma di alto spessore e di una compagine consiliare plurale e altamente rappresentativa. Così come è avvenuto nelle ultime settimane, anche nella fase che adesso si apre continuerà ad essere costante e costruttivo il confronto col presidente Enrico Rossi». «L'unità - ha aggiunto il senatore dem Andrea Marcucci - merita un sacrificio da parte di tutti. Ora avanti insieme con il Pd per vincere le elezioni a Lucca». 

“Un esito che vede prevalere lo spirito unitario e in cui si riconosce uno sforzo da parte di tutti nell’interesse di Lucca: accolgo con grande soddisfazione la scelta del Pd di sostenere la ricandidatura del sindaco Alessandro Tambellini, come comunicato oggi dal segretario dei democratici toscani Dario Parrini - commenta la parlamentare Raffaella Mariani -. Nelle parole di Parrini ho apprezzato particolarmente i riferimenti al dialogo con i cittadini e le forze sociali e al futuro, alle idee innovative e all’inclusione, oltre che il richiamo al pluralismo. Possiamo finalmente tornare a discutere di un programma condiviso e dare il via al lavoro comune per realizzarlo, con l’obiettivo di offrire alla città ancora cinque anni di buona amministrazione. Archiviate le polemiche ora il traguardo è la vittoria alle amministrative, cui il Pd dovrà offrire un contributo importante e unitario”.