Il Pd litiga, il centrodestra no. E la partita 'Comunali 2017' è apertissima

Ma gli scenari restano ancora molto incerti

Uno degli uffici del sindaco: chi ci siederà nel 2017? (foto Alcide)

Uno degli uffici del sindaco: chi ci siederà nel 2017? (foto Alcide)

Lucca, 12 settembre 2016 - Mancano nove mesi, settimana più settimana meno, al voto per le amministrative del 2017 a Lucca, quando i cittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco. Un lasso di tempo tutto sommato breve. Eppure, se da un lato il dibattito sui nomi e gli schieramenti in campo si sta infiammando, dall’altro l’incertezza regna sovrana. Nonostante siamo a settembre, infatti, i partiti sembrano ancora impantanati per svariati motivi. Quello che balza più agli occhi è lo scontro senza esclusione di colpi nel Pd (dove Tambellini vuole essere ricandidato ma senza passare dalle primarie) mentre i renziani queste primarie le vogliono a tutti i costi per poterlo scaricare e aprire le porte ad una possibile scesa in campo del consigliere regionale Stefano Baccelli.

Su tutto l’incognita del referendum, dove una vittoria del no rafforzerebbe Tambellini (con cui a quel punto si potrebbe trovare un accordo per ripresentarlo) mentre se vincesse il sì la corrente del partito vicina al premier sarebbe talmente rafforzata, da essere convinta al 100 per cento di fare tabula rasa, anche con il rischio concreto che Tambellini faccia una propria lista in alternativa al Pd, e che quindi il centrosinistra si presenti con due candidati sindaco. Ma il dato nuovo è che, almeno per ora, a non litigare come ha abituato in passato i suoi elettori, è il centrodestra. Sembra certo che non si ripeterà il caso del 2012, quando l’area aveva addirittura 5 candidati sindaco riconducibili a quell’area. Non solo. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sembrano ottimisti sulla possibilità di trovare un’intesa con le liste civiche per poter convergere su un nome unico. Ma la priorità è il programma, a cui si sta cominciando a lavorare in questi giorni. Tra le novità della prossima competizione lucchese, si mormora anche di un progetto per una lista di commercianti come avvenne nel 2007 con l’Udeca. Lista che potrebbe esprimere un proprio candidato sindaco autonomo.

Intanto, a tracciare la sua lettura del percorso verso le amministrative, c'è Matteo Garzella, presidente del Consiglio Comunale e più voato del Pd quattro anni fa, che richiama a due concetti chiave, cambiamento e centrosinistra unito». «La partita di Lucca 2017 il centrosinistra la deve affrontare imparando dalle amministrative 2016 che insegnano due cose – commenta –. La gente chiede fortemente il cambiamento, anche e soprattutto dove il centrosinistra governa, e il Pd vince se è capace di tenere insieme il centrosinistra aperto al civismo. I personalismi non vincono e soprattutto non vincono le ambiguità. Per questo, per il bene di Lucca e del centrosinistra, un mese fa ho detto di essere contrario all’idea emersa da un’intervista ad Andrea Tagliasacchi di una possibile candidatura senza primarie, e anche contro il Pd e il centrosinistra.  Per la stessa ragione sono contrario al progetto più o meno identico emerso sui giornali pochi giorni fa rispetto al sindaco Tambellini – sottolinea ancora Garzella –. Ho chiesto una smentita perché queste voci danneggiano lui e il centrosinistra. Ma Tambellini si è limitato ad un generico elogio del Pd a partire dalle questioni romane. Almeno che non voglia candidarsi a sindaco di Roma col Pd e di Lucca contro il Pd, mi aspetto che prenda una posizione chiara e lasci ad altri le liste civiche contro il Partito Democratico. Un confronto interno è il percorso migliore per garantire cambiamento ed unità, ed elogiare davvero Pd e centrosinistra come unica soluzione per il bene della città».

Ad incalzare ci pensa poi Marco Martinelli, presidente del gruppo di Forza Italia, secondo il quale "Lucca è ostaggio delle guerre interne al Pd". «Assistiamo quotidianamente ad una lotta tra fazioni, all’interno delpartito di maggioranza, che sta dimostrando come il vero fine del Pd, non sia il bene della città, ma solo la presa del potere. Tutto questo va a discapito dell’azione amministrativa e non interessa a tutte quelle famiglie che non arrivano alla terza settimana del mese, né ai titolari di attività che devono tirare avanti in un periodo di grave difficoltà economica generale. L’amministrazione Tambellini ha aumentato sensibilmente la pressione fiscale a famiglie e imprese creando un degrado diffuso dell’ambiente in cui viviamo e producendo significativo peggioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini. Le varie questioni poco chiare che si sono succedute negli anni, non ultima l’apertura del punto di ristoro sulle Mura, sono solo la punta dell’iceberg di una situazione ben più complessa, che si è tradotta nel tempo, in una lunga serie di vicende imbarazzanti e decisioni gravissime, che condizioneranno pesantemente il futuro della città. Le forze di centrodestra alternative a questa amministrazione, mettendo in campo una forte iniziativa politica, un programma chiaro su temi come sicurezza, fisco, turismo, tutela dell’impresa e rilancio infrastrutturale torneranno ad essere maggioranza a Lucca».