Referendum, nasce anche a Lucca il comitato LiberiSì. Pera: "Unitevi in questa battaglia"

Affollata presentazione a Palazzo Ducale con Pera e Urbani: "Ecco i motivi del nostro sì". Coordinamento del comitato affidato a Mario Pardini

La presentazione del comitato LiberiSì a Palazzo Ducale (foto Alcide)

La presentazione del comitato LiberiSì a Palazzo Ducale (foto Alcide)

Lucca, 2 ottobre 2016 - Presentazione affollata quella andata in scena questa mattina a Palazzo Ducale. A fare il suo debutto anche a Lucca, su iniziativa di Marcello Pera e Giuliano Urbani, il comitato LiberiSì fondato in vista del referendum costituzionale proprio allo scopo di formare un fronte favorevole al sì oltre le bandiere e i partiti. All'iniziativa erano presenti numerosi parlamentari personalità accademiche, sindaci e amministratori locali passati e presenti. Nel suo intervento il presidente emerito del Senato Pera ha dapprima fatto la storia dei tentativi di riforma della Costituzione: ”37 anni fa fu Bettino Craxi, dalle colonne dell’Avanti a lanciare l’idea di una grande riforma in senso presidenziale, e fu subito accusato di autoritarismo. Poi seguirono vari tentativi, finiti nel nulla, fino alla riforma voluta dal governo Berlusconi nel 2006 e avversata dalla sinistra, che fu bocciata nel referendum. Ora che la sinistra ha cambiato la sua tradizionale posizione, credo che i moderati di centrodestra debbano riprendere la loro vecchia bandiera". Entrando nel merito della riforma, Pera ha elencato gli elementi positivi in essa contenuti: “La riforma costituzionale elimina il bicameralismo paritario, che esiste solo in Italia, correggendo l’estenuante procedura legislativa del ping- pong tra le due camere, lasciando l’ultima parola alla Camera dei Deputati".

La sala gremita per l'iniziativa (foto Alcide)
La sala gremita per l'iniziativa (foto Alcide)

"I senatori - ha continuato Pera - saranno ridotti a 100, riducendo anche i costi della politica. Si riforma il titolo V della Costituzione, per cui vengono ricondotte alla Stato le materie concorrenti attribuite alle Regioni dalla riforma voluta dalla Sinistra nel 2001, che ha portato ad un lungo ed estenuante contenzioso tra le Regioni stesse e lo Stato. Si abolisce il Cnel e, definitivamente, le Province. Si introduce il voto a data certa sui disegni di legge essenziali per l’attuazione del programma di Governo. Viene rafforzato l’istituto del referendum. Viceversa la riforma non contiene, come sostenuto da molti, alcun rafforzamento dei poteri del Presidente del consiglio. Se vincesse il no - sostiene Pera - si allontanerebbe per sempre la riforma della Costituzione, si aprirebbe inevitabilmente una crisi politica che rafforzerebbe Grillo e la sinistra del Pd che fa capo a D’Alema e Bersani e una crisi di credibilità dalle conseguenze imprevedibili, nei confronti dell’Italia da parte dell’Europa e dei mercati. Per questo chiedo a tutti di aggregarsi in questa battaglia, da cui può nascere un nuovo fronte politico liberale e moderato".

"C’è una prateria politica senza punti di riferimento tra i movimenti lepenisti ed il partito di Renzi che i moderati e liberali possono occupare. Per questo, ritengo che la grande sfida politica di questa seconda parte della legislatura sia offrire una casa comune agli uomini e alle donne che si riconoscono nei valori liberali alla base della nostra civiltà occidentale. Per tutti questi motivi – ha concluso Pera – io voterò sì". In precedenza Giuliano Urbani aveva a sua volta sostenuto le ragioni del sì: ”Non possiamo permetterci il lusso di perdere questo referendum lasciando la strada all’immobilismo assoluto, perché se vince il no l’unica cosa certa e che di riforma della costituzione non se ne parla più. Come può infatti il parlamento attuale essere in grado di fare nuove proposte? Non sono un grande fautore della riforma in sé e per sé, ma non ci sono alternative valide”. Urbani poi ha attaccato duramente il professor Zagrebelsky:”"Nel suo confronto in tv sulla 7 con Matteo Renzi, Zagrebelsky ha negato ciò che ha scritto nei suoi liblri di diritto costituzionale”. Nel corso dell’incontro il presidente Pera ha annunciato la costituzione a Lucca del primo comitato per il sì: si chiama LiberiSì nessun dorma ed è coordinato da Mario Pardini. Chiunque vuole aderire può farlo tramite la mail: liberisì[email protected].