Ping pong sui tempi del sottopasso. «Intervento Gesam, nessun ritardo»

Ma per via Ingrillini resta la preocupazione di residenti e negozianti

Via Ingrillini

Via Ingrillini

Lucca, 23 aprile 2015 - Nessun ritardo nelle tempistiche del cantiere di via Ingrillini, almeno per quanto attiene l’intervento di Gesam. L’azienda del gas oggi interviene per rassicurare che, al contrario di quanto appreso dai commercianti durante il sopralluogo di martedì, non ci sarà nessun ritardo nei tempi di esecuzione dei lavori, almeno per la parte di propria competenza. «Sono state apportate alcune modifiche alla progettazione - è la nota inviata ieri dall’azienda del gas - , ma l’intervento della società si concluderà comunque entro due settimane lavorative. Abitanti e imprenditori devono stare tranquilli: le tempistiche sono queste». Gesam, come puntualizzato nella nota, è stata informata delle problematiche intervenute sul cantiere solo da pochi giorni. Ecco infatti l’inciso: «Dal canto nostro - precisa ancora - siamo venuti a conoscenza della problematica di cui trattasi solo alla fine della settimana scorsa, perché interessati a seguito delle varianti progettuali intervenute rispetto alla precedente soluzione, in relazione alla quale gli interventi di nostra specifica competenza erano già stati conclusi sin dal mese di ottobre 2014». Passaggio significativo: Gesam dunque è stata richiamata all’ultimo tuffo per intervenire su un lavoro che considerava concluso da quasi 6 mesi. «Per quanto attiene le nuove lavorazioni connesse a dette varianti, a questo punto sono già state pianificate in accordo con la ditta esecutrice, nel rispetto delle esigenze operative e gestionali delle reti gas e in ottemperanza alle prescrizioni operative imposte dall’amministrazione comunale - sottolinea l’azienda - . La relativa tempistica peraltro non inficia in alcun modo l’inizio delle lavorazioni da parte di Rfi e comporterà, per quello che si riferisce agli interventi di Gesam, un impegno temporale non superiore a due settimane lavorative». Ma il malumore serpeggia tra residenti e commercianti della zona, stretti nella morsa di annunci, contro annunci e smentite. Il titolare dell’elettrauto Giovacchini in via Ingrillini a San Filippo commenta così i fatti del giorno, ma non si stupisce più di tanto.  «Questa è l’Italia - dice -. Si parte con un cantiere, e solo mentre si scava si capisce cosa c’è sotto, quali sono i problemi e le possibilli soluzioni. E’ un procedere a tentoni, con tempi e progetti sempre molto fumosi. Non nascondo che sono in parte rassegnato, anche se ogni giorno di questa agonia del sottopasso della ferrovia mi sta costando 150-200 euro ogni giorno di mancati introiti». Anche lui era presente al sopralluogo di martedì pomeriggio, quando furono prospettati tempi biblici per la realizzazione dell’opera: 3 anni. «I tecnici avevano sollevato il problema della difficoltà di trasferire i tubi del gas, e c’è chi ha parlato di un rinvio fino a 3 anni della data conclusiva del cantiere - conclude -. Il problema è anche quello manifestato nell’occasione dai referenti dell’impresa Varia, che dovrà realizzare il sottopasso per conto di ferrovie. E’ pronta per intervenire ma prima deve ottenere l’ufficiale via libera. Atrimenti sono fermi».