Valanga di segnalazioni e disagi. Ecco la pagella dei treni lucchesi

Al top delle critiche la linea con Viareggio e Firenze, poi la Valle

Treni

Treni

Lucca, 6 febbraio 2016 - «MUOVERSI in Toscana». Magari, risponderebbero i pendolari al titolo assegnato dalla Regione alla propria pagina on line dove analizza le criticità, con un focus speciale sulle segnalazioni fornite da Trenitalia e Rfi sul servizio ferroviario regionale. E in effetti quello che risulta da questa approfondita ricognizione si specchia con quanto denunciano quasi giornalmente i pendolari. Nell’ultimo mese i disagi più gravi hanno riguardato la bellezza di 360 treni, con un totale di 136 eventi segnalati.

E LA MAGGIOR parte dei disservizi lamentati dai passeggeri a livello regionale riguarda la linea Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio – che “conquista” quindi la prima posizione in regione per ritardi, disagi, mezzi sovraffollati che, evidentemente, sono più la regola che l’eccezione. Ogni giorno arrivano circa due segnalazioni, e forse altri fruitori si sono rassegnati: nel mese di gennaio ne sono piovute 42, quasi il doppio rispetto alla linea Firenze-Arezzo-Chiusi, che è al secondo posto nella classifica «nera», che emerge dalle denunce dirette dei passeggeri.

ANCHE la Pisa-Lucca-Aulla non brilla per efficienza, al settimo posto nella classifica regionale al negativo: in un solo mese sono state 11 le segnalazioni. Nella maggior parte dei casi gli utenti si lamentano di guasti alle infrastrutture – i passaggi a livello ad esempio – ma in buona percentuale ci sono anche i guasti ai treni, nonostante il massiccio investimento nei moderni Swing. Ma l’indagine fa un approfondimento anche sui tratti di linea ferrata maggiormente bersagliati dalle critiche degli utenti. E al primo posto a livello regionale – la posizione più alta ma proprio per questo motivo tutt’altro che invidiabile – c’è il tratto Lucca-Tassignano, dove si concentrano le segnalazioni per disagi.

MA ANCHE il treno che transita da S.Pietro a Vico verso Diecimo è stato nell’occhio del ciclone. La causa: il report non indugia: «guasti al materiale tecnico rotabile», riferito al guasto del convoglio 6982 dell’8 gennaio scorso. E tanto deve bastare al povero pendolare alle prese con l’avventura di raggiungere in tempo utile la propria destinazione di studio o lavoro. E i bonus di rimborso, anche in casi di ore di sosta – è avvenuto al Piaggione, ad esempio – non sono da darsi per scontati. Antonella scrive giovedì scorso sulla pagina social dei pendolari della Lucca-Pisa: «Il capotreno del 6984 è stato onesto. Arrivati a Borgo, ha detto che la faccenda era lunga, pertanto chi voleva farsi venire a prendere in macchina, era meglio scendesse, per non rimanere intrappolato fino al successivo arrivo a Bagni. Fuga generale». Caustico il commento di Carla: «Mi sembra che la linea Pisa-Aulla sia come l’Italia: sempre in crisi». Difficile smentirla.