"Quei medici ci hanno salvate". Operata d’urgenza per emorragia

Distacco parziale di placenta: mamma e neonata ora stanno bene

Simona Orsucci con il marito Roberto Biagioni: medici, ostetriche e infermieri hanno salvato Simona e la figlia

Simona Orsucci con il marito Roberto Biagioni: medici, ostetriche e infermieri hanno salvato Simona e la figlia

Lucca, 29 maggio 2016 - RINGRAZIA tutti Simona Orsucci: medici, infermieri, ostetriche del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale «San Francesco» di Barga. Senza il loro aiuto, la loro professionalità, la loro capacità di decisione e soprattutto senza la presenza a Barga di un punto nascita con professionisti e servizi di questo livello, forse oggi non sarebbe qui a raccontare la sua storia.

E FORSE non ci sarebbe neanche la sua piccola Beatrice Dorothy, nata il 26 maggio scorso dopo un cesareo d’urgenza. Simona, figlia di due noti ristoratori barghigiani, si è sentita male a casa con una copiosa emorragia. Immediatamente con la madre si è recata al «San Francesco» dove i medici hanno diagnosticato un parziale distacco di placenta. «Non c’era più tempo da perdere e nel giro di cinque minuti - come racconta Simona - hanno preso la decisione del taglio cesareo d’urgenza. Dopo venti minuti Beatrice era nata. Dopo venti minuti eravamo salve: lei ed io. Non so come sarebbe andata se avessimo dovuto raggiungere Lucca…». Ora Beatrice Dorothy, figlia primogenita di Simona e di Roberto Biagioni, è ricoverata a Lucca in via precauzionale, essendo nata un mese in anticipo, ma sta bene e anche la mamma si sta riprendendo ed ha avuto la forza di raccontare la sua avventura a lieto fine.

«CI TENGO a ringraziare tutta la squadra  medica e infermieristica di Ostetricia e ginecologia del ‘San Francesco’ - dice Simona - .  Sono stati tutti eccezionali, una equipe formidabile che ci ha salvato la vita e che ha lavorato con grande professionalità. Spero che Barga e la Valle del Serchio possano sempre contare su questo punto nascita che può fare la differenza tra la vita e la morte».