Mensa, il panino da casa? E' 'legale': "Lo dice la Corte di Appello"

Il comitato Mensa: "Sentenza storica: da oggi liberi di scegliere"

Mensa

Mensa

Capannori (Lucca), 25 giugno 2016 - In auto sono circa 330 chilometri ma adesso Torino e Capannori, sotto il profilo della refezione scolastica, sono molto più vicine. E’ di questi giorni una sentenza della Corte di Appello di Torino che farà discutere perché legittima, in tutta Italia ovviamente e quindi anche nel capoluogo della Piana, la possibilità che l’alunno possa portarsi il pasto da casa, senza che questo comporti alcuna problematica. Come si ricorderà, una questione che era stata sollevata dal ComitatoMensa Capannori era stata proprio questa, con i genitori che durante lo sciopero, il panino day, l’alternativa scelta rispetto al cibo servito nelle scuole e con la merenda consegnata ai propri figli, avevano lamentato come quest’ultimi avessero dovuto mangiare ad orari diversi.

«Abbiamo vinto la causa, ci hanno dato ragione – esclamano i rappresentati del Comitato – questa sentenza, pubblicata appena tre giorni fa nel capoluogo piemontese, rappresenta una svolta tecnica e giuridica ma anche di civiltà. Si sancisce e si ratifica la possibilità di scelta tra la refezione scolastica e il pasto consegnato agli studenti dai loro familiari. Tutto ciò per le motivazioni più disparate: sfiducia, costo insostenibile, diete speciali, convinzioni alimentari personali. Si è dimostrato – prosegue il documento - che i genitori hanno avuto ragione ed hanno vinto la vertenza. Il comune di Torino, che si opponeva, ha perso. È stato affermato, anche dal diritto, una possibilità di cernita che di fatto non era vietata e perciò, a fronte di un servizio a domanda individuale a pagamento (come è appunto la mensa scolastica) ogni famiglia potrà ora valutare serenamente l’offerta del Municipio e decidere se accettarla oppure no. Il Comitato Mensa Capannori ringrazia sentitamente questi genitori di Torino che da anni stanno combattendo per questo, ma le loro battaglie sono anche le nostre su temi quali: cibo sano, buono, controlli efficaci, trasparenza. Qualcosa quindi comincia a muoversi». In ogni scuola, dunque, in teoria, ogni alunno può avere autonomamente il cibo nello zaino. Il mese scorso vi fu anche una protesta di fronte all’Ente di piazza Moro. Mamme e papà cercarono di parlare con gli amministratori ma senza esito.