E' tempo di riscatto: l'export dell'olio vola

Ottimi risultati per le nostre aziende dopo l'anno nero

Produzione di olio di oliva

Produzione di olio di oliva

Lucca, 26 gennaio 2016 - L’olio di Lucca torna a conquistare la ribalta. Messo alle spalle l’anno nero, le nostre campagne si riscattano. E l’economia se ne giova parecchio: più 36,1% di export nel terzo trimestre 2015 (rispetto al precedente trimestre) per il nostro prezioso «oro giallo», gradito anche oltre confine. L’ultima analisi del monitor dei distretti della Toscana realizzata dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca Cr Firenze, certifica il balzo in avanti anche per i vini, in particolare quelli del Chianti (più 16,9%) che hanno fatto man bassa delle straordinarie richieste, e quindi dell’altissimo indice di gradimento degli Stati Uniti. Artefici del successo sono le aziende agricole che fanno di tradizione e modernità la loro arma vincente.

E’ il caso della Fattoria Colle di Bordocheo a Segromigno Monte, da oltre sessant’anni di proprietà della famiglia Chelini. Dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, Dante Chelini – uno dei leader del settore calzaturiero di Segromigno – e poi suo figlio Aldo, acquistarono e via via ampliarono la casa colonica trasformandola in fattoria, reimpostando la produzione di uva e olive. Negli anni Ottanta Aldo Chelini imbottigliò il suo primo vino. A prendere in mano le redini dell’azienda all’inizio del 2000 furono i quattro figli. Oggi la «timoniera» è Barbara della fattoria-agriturismo, che gestisce la produzione di 1.650 ulivi (l’olio di Colle di Bordocheo è contrassegnato dal marchio del Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine Toscano Igp) curati con l’attenzione al biologico, e di cinque vini: due bianchi, due rossi, un vino da dessert a tiratura limitata. L’esportazione in questo caso riguarda principalmente la Svizzera e la Francia, le enoteche e la ristorazione locale assorbono quasi per intero le 40mila bottiglie prodotte.

L’obiettivo di Barbara Chelini, però, è più ambizioso. «Puntiamo - dice - a stabilizzarci sulle 70mila bottiglie, con una qualità sempre in crescita, che ci permetta di dare ai nostri vini la memoria di una degustazione piacevole». Una scommessa con i migliori presupposti.