Notte in quota per due donne che si erano perse. Salvate dall’elicottero

L’intervento del Soccorso alpino coordinato dal 118 lucchese

Un intervento del Soccorso Alpino

Un intervento del Soccorso Alpino

Lucca, 29 settembre 2014 - BRUTTA AVVENTURA per due alpiniste che hanno passato la notte sul monte Pisanino sopra Gorfigliano in Garfagnana. Patrizia T., 61 anni di Carrara, e Stefania C., 56 anni di Tresana di Massa, sabato avevano deciso di fare un’escurzione sulle Alpi Apuane approfittando della bella giornata di sole e anche delle previsioni meteo ideali. Qualcosa però deve essere andato storto perché quando è arrivato il buio si sono smarrite sul monte Pisanino mentre cercavano di scalare la cresta della Mirandola. Senza farsi prendere dal panico hanno passato la notte all’aperto e in quota. Ieri mattina, grazie ai loro telefoni cellulari, hanno chiesto soccorso. La chiamata è arrivata al 118 di Massa ed è stata subito girata al Soccorso alpino apuano. Visto che la zona rientrava nel territorio della Garfagnana è stata allertata una squadra dei volontari del Soccorso alpino lucchese che proprio ieri mattina erano impegnati in una cerimonia a Ortomurato. Le due donne sono state raggiunte dall’elicottero «Pegaso 3» decollato da Massa, sono state issate a bordo con lo speciale «pannolone» e quindi accompagnate a Massa, dove sono state visitate nel locale ospedale. Le loro condizioni di salute sono buone, anche se la notte al freddo non è stata delle più piacevoli. PROPRIO ieri mattina c’è stata l’intiolazione al dottor Roberto Nobili, medaglia d’oro al valor civile, della prima scuola di soccorso speleologico italiana presso la struttura della Pubblica assistenza Cav al Centro intercomunale di Protezione civile della Garfagnana. Erano presenti tra gli altri il presidente nazionale del Soccorso alpino, Pier Giorgio Baldracco, il responsabile nazionale del Soccorso speleo, Roberto Corti, altri dirigenti nazionali e regionali del Soccorso alpino e del Soccorso speleologico, l’onorevole Raffaella Mariani, il presidente dell’Ordine dei medici Umberto Quiriconi, diversi sindaci della Garfagnana e il presidente dell’Unione dei Comuni, Paolo Fantoni, e naturalmente la famiglia di Roberto Nobili, a cominciare dalla madre, dai fratelli e sorelle, e dalla moglie Lia Pierami. Culmine della cerimonia la scopertura della targa che ricorda il medico del Soccorso alpino morto durante un intervento notturno sulle Apuane il 6 marzo 2000, mentre era in corso un soccorso a due giovani lucchesi bloccati sulla Pania della Croce.

di Paolo Mandoli