Migranti, altri arrivi: centro strapieno. ‘Bivaccano ovunque senza controlli’

Il campo prima accoglienza della Croce Rossa è di nuovo strapieno

Migranti a Lucca (Alcide)

Migranti a Lucca (Alcide)

Lucca, 29 luglio 2016 - La situazione al centro di prima accoglienza delle Tagliate torna a farsi critica da qualche giorno, dato che sono ripresi in pieno gli arrivi di migranti anche a Lucca. Le presenze al campo della Croce Rossa hanno toccato le 160 unità, una quota che è ritenuta ad alto rischio, anche in considerazione delle temperature torride di questi giorni, che non facilitano certo il compito dei volontari e le condizioni di vita di chi è costretto a restare nel centro accoglienza.   Anche l’assessore Antonio Sichi ha rinnovato, tramite Facebook, il suo appello ai Comuni lucchesi perché facciano la propria parte nell’accoglienza dei migranti. «Ci sono sindaci che chiudono le porte ai migranti facendone una ragione di identità politica. Lucca non può farlo e non lo vuole fare. Ma oggi come ente capofila nell’accoglienza siamo in difficoltà, la tensostruttura scoppia. Le persone ospittate dalla Croce Rossa sono stipate nelle tende con il caldo a 40 gradi. Ringrazio la Cri per il suo lavoro. E chiedo aiuto a tutti i Comuni della provincia per una più equa distribuzione dei richiedenti asilo, in modo da alleggerire le presenze nella struttura di prima accoglienza di via delle Tagliate».   «Il nostro – aggiunge Sichi – è un appello umanitario: ci si vuol porre il problema oppure no? Poi però tutti i sindaci per Santa Croce vanno con i labari in processione, ma tra loro c’è anche chi ignora un problema come quello che stiamo portando all’attenzione».   Intanto fioccano inevitabili le polemiche sulle presenze di migranti in varie zone della città. «Se ne vanno in giro sfaccendati per tutto il giorno – lamentano alcuni cittadini – e bivaccano dove capita, senza che nessuno si occupi di loro. Si vedono a gruppi in centro e anche nelle zone del fiume a Monte San Quirico. Situazioni di degrado che sembrano fuori controllo. Nemmeno sappiamo chi siano queste persone».