Tambellini
Lucca, 25 maggio 2015 - Stesso divano, stessa libreria, stessi arredi. Quelli del salotto di casa sua. Rispetto al 2012 sono cambiati solo i colori del maglione e della camicia. Ha scelto un videomessaggio il sindaco Alessandro Tambellini (diffuso ieri pomeriggio su Youtube e Facebook) per la ricorrenza del terzo anniversario della sua elezione, che richiama alla mente l’immagine che aveva scelto nella sua campagna elettorale. Un’immagine che sembra trasmettere concretezza e serenità, anche se i tre anni da sindaco non sono stati facili. Per la maggior parte del tempo, circa un minuto e 50 secondi, Tambellini è rimasto sostanzialmente nella stessa posizione dell’immagine della campagna elettorale, con la gamba accavallata, poi si è mosso e si è avvicinato alla telecamera, per lanciare l’invito a partecipare alle assemblee. Il contenuto del video messaggio non è stato sorprendente. «In questi tre anni ho avuto modo di osservare la città da un punto di vista privilegiato – ha esordito – . Dal tavolo del sindaco passa di tutto. Le richieste dei cittadini, le loro istanze, le loro sofferenze davvero grandi in un periodo che è stato definito dagli economisti come un periodo di guerra. Ma anche le proposte, anche le invenzioni per la città, alcune delle quali importanti, che hanno reso Lucca sempre più visibile in Italia e all’estero. Quando sono entrato nel mio ufficio in Palazzo Orsetti – dice Tambellini nel video messaggio – mi sono reso conto che il sistema Comune era largamente bloccato. Bisognava rimetterlo nuovamente in movimento. E’ stato un lavoro duro, complicato, in mezzo ad alcune contraddizioni importanti, che abbiamo tuttavia compiuto senza tanti discorsi, senza tante lamentele. Cercando di guardare agli obiettivi che ci eravamo prefissi».
Tutti i dettagli su La Nazione in edicola il 26 maggio 2015