"Gli stranieri hanno riacceso il nostro mercato immobiliare"

Nel mirino ci sono soprattutto bar, pizzerie e ristoranti

Mercato immobiliare

Mercato immobiliare

Lucca, 7 febbraio 2016 - Si vende. Si compra. C’è un deciso movimento nel settore immobiliare che riguarda le attività di ristorazione a Lucca. Bar e trattorie, pizzerie e ristoranti sono sempre più oggetto di trattative. Principalmente in centro storico, ma non solo. E ai cartelli che indicano temporanee chiusure succedono sempre più quelli che pubblicizzano il cambio di gestione. Molto spesso sotto la guida di imprenditori non lucchesi, come conferma Giuliano Satti, amministratore della Essegi Immobiliare e presidente provinciale della Fiaip. «Abbiamo parecchie trattative avviate, ma nessuna conclusa. Principalmente – spiega Satti – le richieste di vendita e di acquisto arrivano per bar, qualcosa meno per i ristoranti, che richiedono un impegno maggiore e più alti standard di professionalità».

Questo vero e proprio ricambio gestionale trae origine da più fattori. Non ultimo le liberalizzazioni selvagge degli ultimi governi che scaraventano soggetti più o meno improvvisati in attività che richiedono esperienza e capacità. «Dopo la partenza – aggiunge – molti operatori si arenano, arrivano alcuni dissapori interni alle compagine societarie e si arriva a vendere, senza dimenticare che la pressione fiscale spesso dà il colpo finale a tante speranze». E la domanda di acquisto? E’ in larga parte straniera e comunque non lucchese: privilegia le attività in centro storico, o in ogni caso dove si registrano un forte passaggio e la vendita di tabacchi.

«In parte, i potenziali acquirenti sono cinesi – ammette Satti – e in quel caso il target di acquisto è alto: si arriva anche a 7-900mila euro per trattativa. In generale, il target è comunque più alto tra gli stranieri. Tra gli italiani ci sono molti che operano in questo settore, ma che per la progressiva perdita di sicurezza decidono di spostarsi e scelgono Lucca per ripartire. E’ un fenomeno che riguarda soprattutto chi nel Meridione d’Italia fa i conti con la mancanza di tranquillità per la presenza di una criminalità diffusa. I lucchesi? Raro che comprino attività già avviate: preferiscono aprirne di nuove». Ma dal mercato immobiliare arriva qualche segnale positivo anche dal comparto delle compravendite di abitazioni. L’abbassamento dei prezzi e i ripetuti segnali di sfiducia che arrivano dai mercati bancari e finanziari starebbero riavvicinando al «mattone». «Stiamo registrando sensibili movimenti – conclude Satti – e del resto le quotazioni degli immobili invitano, chi ha disponibilità, a investire».