"Allarme marijuana nei campi": ma sono ettari di canapa tessile

Esposti e segnalazioni ai carabinieri tra Lucca, Montuolo e Carraia

Le piante di canapa che hanno fatto scattare l'allarme

Le piante di canapa che hanno fatto scattare l'allarme

Lucca, 26 giugno 2016 - Esposti, segnalazioni telefoniche ai carabinieri, richieste di intervento urgente, un vero allarme rosso per il pericolo droga. Nel mirino alcune vaste piantagioni di canapa che stanno suscitando sconcerto e preoccupazione a Lucca e nella Piana. Piante alte ormai oltre due metri che in questi giorni hanno messo in allarme decine di cittadini, preoccupati per il dilagare di coltivazioni sospette. Un vero «giallo», anche perché sono stati notati movimenti notturni di giovani che vanno a strappare alcune piante in zone facilmente accessibili.

Ma in realtà si tratta di un falso allarme. Uno psicodramma dovuto forse anche a una carenza di informazione. Quelle che in questi giorni svettano anche ben oltre i 2 metri di altezza sono infatti semplici piante di canapa per uso tessile. Piante identiche alla cannabis della marijuana, ma in realtà prive di quel principio attivo (Thc) che le renderebbe ovviamente proibite. Le coltivazioni sono ben evidenti, diffuse ed estese su una cinquantina di ettari soprattutto nei dintorni di Mugnano, Toringo e Carraia. Appartengono a due aziende agricole che quest’anno hanno scelto di piantare la canapa tessile al posto di mais e altre colture, dopo avere ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni da parte di questura e prefettura.

L’iter, regolamentato dalla normativa europea e di competenza del Ministero delle politiche alimentari, agricole e forestali, è infatti molto rigido e prevede l’utilizzo di sementi certificate. Da questi semi, infatti, non possono nascere piante utilizzabili per produrre droga. Quella che si usa per scopi tessili, priva di Thc, è di solito la pianta di sesso maschile, mentre quella con effetti psicoattivi è la femmina. Per Lucca si tratta di un ritorno, in fin dei conti. Molti anni fa, qui se ne produceva e lavorava una grande quantità. Insomma, nessun allarme droga. Oltretutto le coltivazioni sorgono in zone vicine alle case o attività produttive, sotto gli occhi di tutti. Carabinieri e polizia non avrebbero potuto certo ignorare un fenomeno del genere. Magari servirebbe un cartello. Una curiosità, però. Molti ragazzi sono stati notati rubare alcune piante per poi fumarsele. Giusto il fascino della trasgressione. Perché con questa canapa, più che lo «sballo», al massimo si può ottenere una... balla.