Il sigaro toscano si fuma la crisi, vola l'export / VIDEO

Qualità e innovazione, la Manifattura guarda al mondo e battezza lo 'Stil Novo'

Una sigaraia al lavoro (foto Alcide)

Una sigaraia al lavoro (foto Alcide)

Lucca, 1 marzo 2016 - La parola d’ordine per guardare al futuro, anche e soprattutto in tempi di crisi, è: innovazione. In apparenza quasi un controsenso in un’azienda storica come la Manifattura tabacchi di Lucca, dove i prodotti di qualità e di punta sono ancora fatti a mano, esattamente come duecento anni fa. Eppure è proprio lo spirito che anima questa moderna fabbrica dove nasce il sigaro toscano e dove convivono in un equilibrio quasi unico le tradizioni manuali, i «segreti» tramandati direttamente da operaia ad operaia e l’automazione più all’avanguardia. La Manifattura lucchese, che dal 2006 appartiene al gruppo Maccaferri, al 100% italiano, ha quasi raggiunto l’autonomia energetica grazie a un maxi impianto fotovoltaico realizzato nel proprio parcheggio, ma ha anche messo a punto un macchinario automatizzato capace di produrre 25 sigari al minuto (contro i 19 standard), pur mantenendo la stessa qualità.

Ma innovazione è anche il lancio di nuovi prodotti, con attenzione al mercato italiano (90%) e straniero. Nel 2016 sarà messo in commercio il nuovo sigaro fatto interamente a mano: lo «Stil Novo», dedicato a Dante e alla Toscana, in tiratura limitata. Lo «Stil Novo» sta nascendo in queste settimane proprio nello stabilimento alle porte di Lucca dove lavorano circa 200 dipendenti. Di forma bi-troncoconica, sarà pronto tra almeno sei mesi, dopo un’accurata stagionatura, sempre con selezionato tabacco Kentucky principalmente toscano e umbro. Affiancherà gli altri sigari ancora prodotti a mano dalle 23 sigaraie lucchesi: 2 milioni l’anno, il «cuore» della produzione di qualità del «toscano» che, insieme alle varietà di minore pregio sfornate a macchina, raggiunge ormai i 180 milioni di pezzi l’anno, metà a Lucca e metà a Cava dei Tirreni.

Ma il segreto del «Toscano» è riposto soprattutto nelle mani di queste donne super specializzate: l’unico reparto femminile del genere in Europa. In media ognuna ne produce 500 al giorno, lavorando 450 minuti, con pause di 8 minuti anti... alienazione da movimenti ripetitivi. Ritmi pazzeschi? A vederle trasformare magicamente in meno di un minuto quelle foglie scure, sembra proprio di sì, anche se un secolo fa, le oltre 4.000 sigaraie lucchesi, pagate a cottimo, facevamo turni giornalieri disumani anche di 16 ore. Nonostante una flessione del 20% in Italia dovuta alla crisi, negli ultimi nove anni il «Toscano» è passato da 4,5 a ben 15 milioni di pezzi venduti all’estero, in 52 Paesi. E’ là che guarda «Manifatture Sigaro Toscano» (fatturato di 91 milioni di euro nel 2014, esclusa la fiscalità) per garantirsi un futuro ancora più roseo.