L'atto secondo del Summer Festival: più di 5mila per John Legend

Una serata di musica ed atmosfere intense

John Legend (Olycom)

John Legend (Olycom)

Lucca, 6 luglio 2015 - Non le cifre di Bob Dylan. ma circa 5400 spettatori erano ieri sera in piazza Napoleone, in una serata ancora più torrida del solito, per l’unica data italiana di John Legend. Molti di più rispetto a quelli del 2007, anno della sua prima apparizione al Summer e davvero un gran bel pubblico, in grande maggioranza straniero (non si sentiva che parlare inglese nell’area concerto) e con netta prevalenza femminile. Nessun problema né ai tornelli né alle transenne e soprattutto splendide immagini sui maxi-schermi della piazza. Esordio in grande stile anche del mega studio mobile di Radio2 Rai, che ha trasmesso in diretta lo show, dopo aver intervistato in diretta Fyfe, il giovane e interrssante artista inglese, tra cantautorato ed elettronica, che ha preceduto Legend sul palco, con l’audio riversato anche in piazza per i tanti curiosi davanti al bus. Tra l’altro, i due conduttori, Pier Ferrantini e Carolina Di Domenico hanno detto in diretta che il Lucca Summer Festival, grazie alle location e all’accoglienza, «è il festival più elegante che ci sia».

Alle 21.45, ecco John Legend, in elegante completo chiaro e maglietta nera, che apre il suo set con «Made to love», uno dei brani più recenti della sua produzione, di grande impatto emotivo, grazie soprattutto ai cori delle sue singers. Confermando la sua fama di interprete raffinato, ma anche coinvolgente, invita subito la platea ad accompagnarlo a tempo con il battito delle mani. Un lungo spettacolo di due ore, tra soul, pop, r&b e un tocco di hip hop, cantato con una voce inconfondibile. Il primo «Lucca buona sera» arriva dopo il secondo brano, «Hard times», ma John è artista che ama dialogare con il suo pubblico. E da vero grande artista lascia alla seconda parte i brani più attesi: «Ordinary people», «Save room», «All of me» e quella «Glory», tratta dalla colonna sonora del film «Selma - La strada per la libertà», scriitta insieme a Common, che gli ha fatto vincere l’Oscar nello scorso gennaio per il miglior brano originale. Dopo un giorno di pausa, il festival metterà in scena una settimana intensissima: si parte domani con i Los Lobos, poi, dopodomani, Alabama Shakes e Paolo Nutini, giovedì The Script, venerdì Billy Idol e sabato Sir «sold out» Elton John.

Paolo Ceragioli