Teatro del Giglio, finalmente la stagione di prosa

Ecco il cartellone. E la lirica, per fortuna, si aprirà nel segno del maestro Puccini

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Lucca, 7 agosto 2014 - Le stagioni di prosa e lirica del Teatro del Giglio per il 2014-2015, sono state presentate ieri dal sindaco Alessandro Tambellini (nell’occasione ha presentato il nuovo amministratore unico, Stefano Ragghianti e ringraziato il Cda), dal direttore generale Manrico Ferrucci e dal direttore artistico Aldo Tarabella. Sarà una stagione teatrale «senza confini» che propone undici appuntamenti (quattro per la lirica e sette per la prosa per un totale di ventinove recite), che secondo i vertici punterà su proposte di qualità, importanti co-produzioni liriche nazionali e internazionali e progetti multidisciplinari che legano il linguaggio del melodramma a quello della prosa. Una stagione che è resa possibile grazie al sostegno del Comune, a cui si aggiungono gli apporti del Ministero dei beni e attività culturali e della Regione Toscana, e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte, Unicoop e Gesam Spa. La Stagione Lirica si aprirà nel segno di Giacomo Puccini, riprendendo il percorso di coproduzione con importanti teatri italiani come Pisa, Livorno e Ravenna, cui si aggiunge il Teatro comunale di Modena. In programma La Rondine (22 e 23 novembre) diretta da Massimiliano Stefanelli alla guida di Orchestra e Coro della Toscana, regia di Gino Zampieri. L’opera, dopo il debutto partirà per una tournée nazionale protratta fino al mese di febbraio e inaugurerà il mese pucciniano, che da novembre e fino all’anniversario della nascita del Maestro, proporrà una serie di eventi.  La produzione de «La rondine» sarà caratterizzata da due coppie di protagonisti: Maria Luigia Borsi, Francesca Sassu, Salvatore Cordella, Leonardo Caimi. A La Rondine si aggiungono altri due titoli del repertorio operistico quali Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (14 e 15 febbraio), che vedrà esibirsi l’Orchestra giovanile italiana diretta da Nicola Paszkowski e il mozartiano Don Giovanni (28 febbraio e 1 marzo), con l’allestimento dell’Ópera Tenerife coprodotto insieme ai Teatri di Modena e Piacenza. Poi il miglior Novecento lirico, proponendo insieme ai teatri di Ravenna e Piacenza, in unica serata La voix humaine di Francis Poulenc e The telephone di Giancarlo Menotti (6 e 7 dicembre), la prima tratta dell’opera di Jean Cocteau, con i monolghi di Anna Caiello e Jonathan Webb sarà sul podio dell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, con la regia di Sandro Pasqualetto. La prosa si aprirà nel ricordo di Eduardo De Filippo a trent’anni dalla scomparsa con Sogno di una notte di mezza sbornia, piece interpretata da Luca De Filippo (10, 11 e 12 ottobre). Si proseguirà con la nuova creazione del Teatro Del Carretto, Le mille e una notte(24, 25 e 26 ottobre in prima nazionale) firmata da Maria Grazia Cipriani, che si concentrerà sul racconto di Shahrazad, proponendo una ri-lettura del tema drammaturgico legato al presente e ai terribili fatti di cronaca dei nostri giorni, dove le donne sono spesso vittime di violenza. Tornerà a Lucca Paolo Rossi (12, 13 e 14 dicembre) con <CF202>Il colore è una variabile dell’infinito</CF>, varietà teatrale e musicale di Roberta Torre. Altro ritorno è quello di Franco Branciaroli che sarà interprete di Enrico IV (23, 24 e 25 gennaio) uno dei capolavori di Luigi Pirandello. Alessio Boni e Alessandro Haber  saranno ancora una volta insieme in scena ne Il visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt, per la regia di Valerio Binasco (6, 7 e 8 febbraio). 

Infine la stagione di prosa si concluderà con Emilio Solfrizzi in Sarto per signora di George Feydeau (20, 21 e 22 febbraio), infine l’ultimo appuntamento, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano, avrà come protagonista Gioele Dix ne Il malato immaginario di Moliere (6, 7 e 8 marzo) messo in scena da Andrée Ruth Shammah. Le formule di abbonamento proseguono come nelle scorse stagioni, articolate sia nelle le offerte classiche, intero e singolo cartellone, sia nelle opportunità di proposte flessibili. Alla fine della conferenza stampa, una battuta del nuovo amministratore unico del Giglio. «Voglio vedere subito i conti - ha spiegato Ragghianti -, razionalizzare, abbattere i costi ove possibile, mantenendo intatta la qualità di un teatro di tradizione come questo».