Le multe ci costano come la Tasi: al Comune tesoretto di 4 milioni

La città è il terzo capoluogo toscano per numero di contravvenzioni. Per ciascun automobilista oltre 65 euro l’anno

Un vigile che fa la multa (Foto d'archivio)

Un vigile che fa la multa (Foto d'archivio)

Lucca, 22 luglio 2014 - NON OCCORRE aver la macchina, e nemmeno usarla. Ogni patentato residente nel comune capoluogo ha comunque sulle spalle una multa media di 65 euro. Si rassegni. E non è poco secondo l’ultima indagine del Sole 24 Ore che ci colloca terzi in regione, 23esimi in Italia, per importi medi di sanzioni al codice della strada e non solo, suddivisi per numero di patentati. Siamo entro il primo quarto della classifica generale degli automobilisti più tartassati - o più indisciplinati, secondo i punti di vista - al punto da aver favorito al Comune un incasso di quasi 4 milioni di euro nell’arco del 2013. 

UNA CIFRA da capogiro, tale da spostare decisamente l’ago della bilancia verso il punto di equilibio nelle rendicontazioni comunali degli incassi e della spesa. Un gettito che quasi diventa tassa, tanto rimane fedele a se stesso negli anni, senza percettibili flessioni, anzi, spesso con palpabili incrementi. Un «regalo» di ogni automobilista o quasi, che diventa necessario per la stabilità di bilancio quanto la linfa per le piante. Viene da chiedersi cosa succederebbe se di colpo gli automobilisti diventassero inappuntabili, non incorressero più in un divieto di sosta né in un accesso vietato nella zona Ztl. Ma c’è anche chi sta peggio. In testa alla graduatoria dei comuni capoluogo di provincia svetta Milano con 170 euro per ogni patentato, al secondo posto Firenze con 145 euro, al terzo Bologna con 143 euro. 

SCORRENDO la classifica verso il basso, quindi verso i comuni capoluogo con importi meno significativi, incontriamo all’ottavo posto (Pisa), al 12esimo (Pistoia). Al 24esimo, appena uno scalino sotto noi, c’è Livorno, al 42esimo posto Siena, al 47esimo Prato, al 51esimo Grosseto. Ai piedi della classifica c’è Massa con importi delle sanzioni decisamente diversi, che si rapportano sempre al numero dei patentati residenti nel perimetro comunale: 18 euro a testa, una media molto lontana dalla nostra di 65,5 euro. Se poi suddividiamo l’incasso totale per il numero dei residenti si viene a scoprire che anche un bambino porta sul capo, innocentemente, 47 euro di multe da bravo cittadino lucchese. Questo dà l’idea di quanto l’entità delle sanzioni vada a gravare su ogni famiglia, che potenzialmente rischia di dover corrispondere in multe quanto la vituperata Tasi. A pesare in termini negativi per il cittadino e estremamente positivi per l’amministrazione comunale sono le sanzioni comminate per accesso irregolare alla zona a traffico limitato della città: quasi 63mila nel 2013, un record sinora mai neanche eguagliato. 

TRADOTTO in termini temporali, significa una multa ogni otto minuti, 172 al giorno, senza sconto alcuno per il fine settimana né per le festività. Un’attività frenetica, quella dei varchi telematici, e assolutamente redditizia per le casse di Palazzo Orsetti. Un fuoco di fila ininterrotto, contro il quale, spesso, si scagliano i ricorsi al Prefetto o al giudice di pace. Non è infrequente che l’uno o l’altro diano ragione al conducente, che magari si è trovato in un groviglio burocratico per i permessi. Ma attenzione: se le multe sulla carta sono un’infinità, oltre 94mila quelle fatte dalla polizia municipale nel 2013, sono sempre meno coloro che si dimostrano disposti a pagarle e a mettersi in regola, evitando onerose ripercussioni. 

SECONDO l’ultimo resoconto ufficiale della polizia municipale, sono meno della metà quelli che provvedono: circa 41mila si tolgono il pensiero con un versamento all’ufficio postale, circa 5mila saldano l’antipatica pendenza attraverso un’operazione bancaria. E gli altri?