La Provincia dice "sì" agli assi viari: "Sistema tangenziale necessario e compatibile in termini ambientali"

Formulato il parere relativo allo Studio di Impatto Ambientale Ma Capannori, in un consiglio comunale straordinario, ribadisce la sua contrarietà

Assi viari

Assi viari

Lucca, 22 ottobre 2014 - Il nuovo sistema tangenziale di Lucca, che comprende i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli dell’A-11 Frizzone e Lucca Est, risulta necessario e compatibile in termini ambientali. Può quindi essere realizzato, ma il progetto definitivo dovrà tener conto di una serie di condizioni, osservazioni e suggerimenti che ne limitino l’impatto sul territorio e sul contesto paesaggistico. Questa, in estrema sintesi, la conclusione a cui sono pervenute le valutazioni dell’istruttoria curata dalla Provincia di Lucca che è stata trasmessa da Palazzo Ducale al Ministero delle Infrastrutture, ad Anas e alla Regione Toscana per il successivo inoltro al Cipe (che è l’organo competente sull’erogazione del finanziamento). Nelle conclusioni del parere elaborato, infatti, si legge che “il progetto preliminare sviluppa un sistema infrastrutturale che trova giustificazione nell’esigenza di dare risposta alla domanda di mobilità della Piana di Lucca la cui necessità trova riferimento sia nello studio di ricettività curato dalla Provincia, sia nell’analisi condotta dai Garanti dell’Inchiesta Pubblica che ha confermato la necessità e la fondatezza dell’intervento”. Il rapporto istruttorio specifica di aver tenuto conto delle indicazioni contenute nella relazione finale del Comitato dei Garanti dell’Inchiesta pubblica conclusasi l’11 ottobre scorso e di averle in gran parte recepite. Per la Provincia, il progetto preliminare di Anas è un intervento che ricalca le previsioni di dotazione infrastrutturale contenute sia nel piano provinciale che nei piani dei Comuni interessati la cui necessità è stata confermata chiaramente anche dall’Inchiesta Pubblica. Inoltre è un’opera da realizzarsi nella suo complesso proprio al fine di raggiungere l’obiettivo generale di riequilibrio dei traffici veicolari oggi impropriamente concentrati su viabilità che non sono adatte a sostenerli perché nate per altre finalità e ormai inserite in contesti fortemente urbanizzati. Inoltre, “lo studio di Impatto Ambientale sul progetto preliminare, (perché infatti ancora di preliminare tratta la proposta di Anas – ndr ) ha consentito di far emergere considerazioni che richiedono di sviluppare nelle successive fasi di progettazione approfondimenti, modifiche ed integrazioni per migliorare la relazione dell’opera con il contesto territoriale e ambientale interessato”. Queste sopra sono le premesse che giustificano il passaggio successivo del parere finale in cui si afferma che “è possibile ritenere l’opera compatibile in termini ambientali purché il progetto definitivo sia sviluppato in coerenza coi requisiti indicati nelle valutazioni riportate” e che riguardano tre elementi fondamentali: il tracciato degli assi viari; la cantierizzazione; le componenti ambientali. Più nel dettaglio, le criticità e gli aspetti da migliorare – e quindi per la Provincia da recepire nella successiva fase progettuale di Anas - riguardano il tratto iniziale dell’asse nord-sud dal punto di vista planimetrico e altimetrico, l’aspetto trasportistico dell’opera e quello di Ufficio Stampa della Provincia di Lucca 22/10/14 Tel. 0583/417274 – 417494 – 417933 e-mail: [email protected] alcuni cavalcavia e sottopassi non sempre ‘coerenti’ col territorio attraversato. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, si chiede l’eliminazione del cavalcavia della zona industriale di S. Pietro a Vico, di quello di Pieve S. Paolo e del sottopasso che supererebbe l’acquedotto del Nottolini sull’asse est-ovest perché ritenute opere troppo impattanti.

Le altre modifiche chieste riguardano il fatto che il tracciato rientri nei corridoi urbanistici delle rispettive amministrazioni interessate; l’abbassamento della quota dei rilevati; un maggior numero di intersezioni con la viabilità esistente; una migliore integrazione del tracciato col contesto paesaggistico-territoriale; una revisione geometrica della rotatoria di Antraccoli; la possibilità, in accordo con il Comune di Capannori, di reinserire il collegamento da Antraccoli a Carraia (già previsto nell’accordo fra gli enti locali firmato nel 2008); nonché la salvaguardia effettiva del reticolo idraulico e, più in generale, della risorsa idrica per usi potabili (pozzi). L’istruttoria dello Studio di Impatto Ambientale è stata svolta dalla Provincia di Lucca in quanto gli assi di progetto sono classificati come viabilità di categoria C1, extraurbana secondaria con una corsia per senso di marcia e ad unica carreggiata. Per queste categorie di opere la Regione ha delegato la competenza alle Province. In più di un’occasione è stato detto che una Valutazione di Impatto Ambientale curata dall’amministrazione provinciale risultava vantaggiosa in quanto i tecnici e gli uffici della Provincia conoscono molto bene il territorio in tutte le sue peculiarità tanto che gli stessi tecnici dell’Inchiesta Pubblica hanno confermato, tra l’altro, la validità e l’accuratezza degli studi e delle analisi preliminari condotti dall’amministrazione provinciale sulla riorganizzazione del sistema viario nella Piana di Lucca. Alla redazione dell’istruttoria dello studio di impatto ambientale sul progetto preliminare di Anas hanno lavorato molti uffici della Provincia di Lucca: l’ufficio ambiente, l’ufficio viabilità e difesa del suolo, gli uffici risorse faunistiche, agricoltura e foreste, oltre ovviamente al Servizio pianificazione urbanistica e territoriale che ha coordinato il gruppo degli istruttori. Ognuno di questi Servizi ha stilato una valutazione delle competenze di settore, riunite poi in un unicum che è il parere finale di VIA costituito da 148 pagine dattiloscritte. In relazione al quadro di riferimento ambientale, la Provincia ritiene che le valutazioni espresse possano avere validità per 10 anni.