La guerra delle insegne non si placa: «Dietrofront, ma grazie alle ‘sberle’»

Opposizione all’attacco: «Giunta perseverante nonostante i consigli»

Una delle insegne oscurate

Una delle insegne oscurate

Lucca, 21 giugno 2016 - «Dopo aver rimediato una serie di meritate sberle metaforiche ma sempre brucianti e aver sentito dalla viva voce dei commercianti del comune la loro giusta protesta per il modo in cui l’amministrazione da lui diretta si è mossa sulla faccenda delle multe per le insegne, il sindaco Bonini ha capito che era meglio fare marcia indietro. Ha capito che era meglio cambiare linea. E se ancora non ha capito che sarebbe meglio rinunciare al proposito di imporre un nuovo balzello alle attività commerciali di certo ha capito e ha riconosciuto che l’atteggiamento adottato dalla sua amministrazione era completamente sbagliato». Così la nota di Guido Santini a nome del gruppo di opposizione «Con sereni per un nuovo inizio», che continua nel suo intervento.

«Voler trattare i commercianti come fossero un pericolo per la comunità – continua Santini –, quasi al pari di incalliti disonesti (perché questo è avvenuto ed è questo che ha scatenato le reazioni dei negozianti) si è dimostrato un comportamento sbagliato, alla fine offensivo di una categoria che è una delle basi della vita sociale ed economica del Comune».

Secondo Santini «che ora il sindaco cambi idea e dichiari di voler avviare un confronto con i commercianti cominciando con una serie di incontri per dare le opportune informazioni è senza dubbio un fatto positivo e volentieri ne prendiamo atto. Ma quello che il sindaco ha dimenticato in questa sua frettolosa conversione a una linea morbida è un fatto che riveste una grande importanza ai fini di tutta questa triste vicenda e ancor più al fine della valutazione degli orientamenti e del modo di agire dell’amministrazione comunale: sono loro e soltanto loro i responsabili del brutto pasticcio. Tutto è partito nella seduta del consiglio di fine aprile, quando veniva discusso il bilancio di previsione. In quella occasione l’assessore alla Finanze ha presentato come scelta qualificante dell’amministrazione l’azione di controllo dell’evasione fiscale. Per ben tre volte il consigliere Umberto Sereni prese la parola per prendere le distanze dall’impostazione della giunta e per sollecitare sindaco e assessori a muoversi con prudenza, elasticità e duttilità cercando di evitare atteggiamenti che potevano sembrare persecutori e punitivi. Invece a più ripresa da parte di sindaco e assessore si replicò al consigliere Sereni con toni sprezzanti. Questo alla fine di aprile. Adesso, a metà giugno, il sindaco fa marcia indietro. Servirà questa lezione per il futuro? Speriamo».