La Guardia di Finanza smantella giro di carte di credito clonate: dieci denunce

La banda colpiva nelle province di Pisa, Lucca, Pistoia, Firenze, Massa, Roma e Bologna

Guardia di Finanza

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Lucca, 23 aprile 2015 - I Finanzieri del Comando Provinciale di Pisa hanno portato a termine un’indagine - l'operazione "Moulin Rouge" - riguardante la repressione di numerose frodi commerciali commesse da cittadini di orgine romena/moldava a danno degli esercizi commerciali e ai circuiti creditizi nazionali ed esteri.

L’autonoma attività info-investigativa poi diretta dal Sostituto Procuratore Sara Polino, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Lucca - ha permesso di individuare un sodalizio criminale dedito all’illecita contraffazione di codici bancari abbinati a sistemi elettronici di pagamento ed al successivo utilizzo di carte di credito clonate, operante nelle province di Pisa, Lucca, Pistoia, Firenze, Massa, Roma e Bologna.

L’indagine, studiata nei minimi particolari, attraverso una profonda e costante attività d’”intelligence” (acquisizione ed analisi delle registrazioni dei sistema di videosorveglianza di divesi centri commerciali incrociati con i dati raccolti e le testimonianze) tra cui, lo studio delle abitudini di spesa del sodalizio (voluttuarie/divetimento/prodotti da ricettare) ha permesso, in poco tempo, attraverso diversi servizi di osservazione/pedinamento e controllo d’individuare tutti coloro che facevano parte del sodalizio e gli immobili utilizzati dagli stessi, pur se non direttamente a loro riconducibili.

La perquisizione degli immobili è stata determinante in quanto, oltre a rinvenire una parte consistente dei prodotti acquistati con le carte clonate (televisori Sony e Samsung, telefoni cellulari Apple e Samsung, notebook Apple e Sony, climatizzatori De Longhi, abbigliamento, calzature ed occhiali da sole di note griffes), pronti per essere ricettati, ha permesso attraverso l’analisi accurata dei documenti rinvenuti, di localizzare le basi logistiche ed il centro di compromissione ovvero un ristorante di Roma dove, un complice dipendente del locale catturava, attraverso l’apparecchiatura elettronica denominata “Skimmer”, i dati delle carte di credito di ignari clienti.

L’attività d’indagine si è conclusa con l’esatta identificazione e attribuzione dei ruoli di ogni componente il sodalizio composto da dieci membri tutti di etnia romena/moldava, tutti deferiti all’Autorità giudiziaria.