Insegne, raffica di multe ai negozi. E i «tartassati» di Barga le oscurano

Ma il sindaco non fa dietrofront: «Quasi tutte sono prive del permesso»

Il sindaco di Barga (foto Borghesi)

Il sindaco di Barga (foto Borghesi)

Lucca, 13 giugno 2016 - La polemica delle insegne continua. L’arrivo delle sanzioni (in tutto venti) per la mancata autorizzazione alle insegne poste dalle attività all’esterno delle proprie botteghe sta facendo crescere il malumore. C’è, chi raggiunto da un verbale, che mediamente parte da 300 euro, ha deciso di togliere per sempre l’insegna esterna; che ci ha deciso, pur non interessato dalle sanzioni, di farlo preventivamente e come forma di protesta. C’è chi l’ha tolta per evitare le sanzioni. Il problema riguarda tutto il comune ed ha interessato attività presenti da decenni come nuove aziende.

Per martedì i commercianti di Barga hanno deciso di riunirsi per decidere come comportarsi di fronte agli accertamenti sulle insegne. In linea di massima prevale l’idea che, fermo restando che quel che deve essere pagato è giusto che venga pagato, non è piaciuto però il metodo deciso dal Comune. Replicano il sindaco Marco Bonini e l’assessore al bilancio Caterina Campani, disponibili intanto a confrontarsi ed a informare meglio i commercianti sugli accertamenti arrivati e sulle future iniziative di recupero fiscale che il Comune ha annunciata già da settimane.

«Il metodo – aggiunge il sindaco – non poteva che essere questo visto che si tratta di sanzioni al codice della strada e come una sanzione per divieto di sosta arrivano a casa i verbali. Non è che il vigile se uno è in divieto gli dice che sbaglia. Fa la multa e basta.» Il problema è che gran parte delle insegne, ci siamo resi conto, sono prive di permesso, che è cosa diversa dall’imposta pagata per la pubblicità. Abbiamo così fatto verifica con gli uffici per vedere quali sono le insegne con permesso e quali no ed a queste è arrivata o arriverà la sanzione.

Sulla stessa linea l’assessore al Bilancio. «In quanto Comune – aggiunte Caterina Campani – capiamo lo stato di agitazione che c’è nel mondo dei commercianti e ci mettiamo a disposizione per fornire tutti i chiarimenti necessari, ma tuto questo deve vedersi nell’ottica di una sistemazione delle situazioni non a regola e che riguarderà nel corso dell’anno anche tanti altri settori, a cominciare anche dall’urbanistica. La nostra azione sarà a 360 gradi perché riteniamo che sia giusto regolarizzare queste situazioni nei confronti anche di chi è in regola.