Aperta un'inchiesta sul tendone da circo: "Violate le norme sulle aree vincolate"

Irregolarità su suolo pubblico e permessi della Soprintendenza

Il contestato tendone da circo

Il contestato tendone da circo

Lucca, 5 agosto 2015 - La Procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda del contestato tendone da circo installato nel giugno scorso per alcuni giorni in piazzale Arrigoni, dietro il Duomo di San Martino. Una struttura temporanea legata alla rassegna biennale dell’industria cartaria «It’s Tissue». Un atto dovuto, dopo che la Soprintendenza aveva inviato una formale contestazione al Comune e al Comando della Polizia municipale, il quale a sua volta ha trasmesso i documenti alla Procura. In sostanza è emersa dai verbali la mancanza di varie autorizzazioni, mentre la concessione del suolo pubblico sarebbe stata di una misura tre volte inferiore rispetto al reale ingombro riscontrato dai vigili urbani. Contestato anche il fatto che i paletti per fissare il tendone da circo fossero stati piantati nei vialetti e non sul prato, come indicato nell’autorizzazione.

Ma soprattutto non c’è stata alcuna richiesta preventiva alla Soprintendenza come invece prevede l’articolo 12 del decreto legislativo 42/2004, visto che piazzale Arrigoni è un’area vincolata e dunque c’era una specifica procedura da seguire. Del resto era anche impensabile che quel vistoso tendone colorato, installato a pochi metri dalla cattedrale, passasse inosservato. Ora toccherà alla magistratura valutare la documentazione di Soprintendenza e Polizia Municipale per verificare se vi siano reati da perseguire. Da stabilire anche chi abbia sbagliato, in tal caso. Ovvero: a chi spettava l’onere della richiesta di autorizzazioni specifiche alla Soprintendenza prima di dare il via al montaggio di un circo nel piazzale dietro la cattedrale di San Martino? Al Comune o agli organizzatori? Anche questo è un nodo da sciogliere.

Intanto ieri mattina il sindaco Alessandro Tambellini si è recato in Procura per un breve incontro con il magistrato Giuseppe Amodeo, facente funzioni del procuratore fino a metà agosto. Si era sparsa la voce che il sindaco fosse andato ad approfondire proprio la vicenda del contestato tendone, ma l’interessato, che si è intrattenuto per venti minuti a palazzo di giustizia, smentisce. «Non ho parlato del caso del tendone – sottolinea Tambellini – perché la mia è stata una normale visita, di quelle che periodicamente faccio per trattare di tematiche generali. Un consulto di routine, direi, niente di particolarmente significativo. Quanto alla vicenda in questione, tuttavia, ribadisco che si è fatto troppo rumore, troppa confusione. Un caso che non meritava di essere trattato così. In fondo sono stati 6 giorni appena e per un evento di grande rilevanza. Si parla sempre di rilanciare Lucca e poi ci si appiglia a queste cose. La vicenda seguirà il suo iter in Procura: adesso che sono stati consegnati gli atti, sarà la magistratura a fare le sue valutazioni. Certo che rimango perplesso: capita di leggere le cose sui giornali prima di conoscerle dagli uffici...».