Gli alunni confermano: «Quei riti hindu sono inquietanti»

Il caso all'istituto Pertini / Il commento della preside

La presentazione dell'iniziativa

La presentazione dell'iniziativa

Lucca, 7 maggio 2015 - Meditate gente, meditate. Non se lo fanno ripetere gli studenti dell’Isi Pertini, unica scuola superiore in Italia che ha adottato la tecnica della meditazione trascendentale promossa dalla David Lynch Foundation, che prende il nome dal suo testimonial, il noto regista americano. Ma gli strali del mondo cattolico non si sono fatti attendere, con articolo al vetriolo pubblicato sul settimanale regionale Toscana Oggi in cui si parla di riti hindu, mantra personali, offerte e candele accese. Dettagli che trovano conferma oggi nella testimonianza di alcuni ragazzi del Pertinni che hanno partecipato al progetto.    «In effetti - spiegano - tutto ha il sapore di un’iniziazione, quasi da loggia massonica. Si entrava a gruppetti di 4 o 5 a turno nella stanza della presidenza dove si trovava un santone che si faceva chiamare Ior. Ci ha mostrato un quadro con la cornice dorata, dove erano raffigurati degli idoli. L’ultimo più in basso, ci ha spiegato, era colui che aveva diffuso nel mondo la meditazione. Intorno c’erano candele di incenso accese. A uno a uno dovevamo procedere portando nel piatto dorato di fronte al quadro offerte di riso, fiori e frutta, dentro a bicchierini dorati. La frutta dovevamo poi mangiarla e gettare per terra i resti. Il fazzoletto dovevamo invece portarlo con noi, a casa. Poi, sempre a casa, dovevamo recitare un mantra. Un rito vero e proprio che francamente, nel complesso, ci ha straniti». Le parole del “santone”, non hanno aiutato i ragazzi a rientrare in una sfera di para normalità. «Ci diceva che se tutti nel mondo ce ne convinciamo, la morte non esisterà più». Non solo. «L’obiettivo di questa meditazione ci è parso molto orientato al raggiungimento di beni materiali. Il santone ci voleva convincere che impadronirsi di questa tecnica vuol dire poter ottenere tutto quello che si vuole». Poi veniamo al passaggio, anch’esso citato su Toscana Oggi, di un questionario da sottoscrivere. «Tra le domande più singolari - aggiungono alcuni studenti -, considerato che non si trattava di un questionario anonimo, ci veniva anche chiesto se avevamo mai consumato droghe». La preside Daniela Venturi ieri sul nostro giornale ha replicato alle accuse sostenendo la scientificità del progetto.    «Il progetto ‘Star bene a scuola Quiet time” è adottato in tutto il mondo da centinaia di scuole di paesi che, ovviamente, professano fedi diverse, e coinvolge circa 500 mila studenti, come antidoto allo stress - dichiara - . Tra le scuole il Pertini è risultato l’Istituto scelto e quindi destinatario del finanziamento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Risparmio (5mila euro, ndr). Basta sapersi documentare per comprendere che non ha niente di segreto nè di religioso, ma è un progetto rigorosamente scientifico con benefici che sono stati monitoragi dalla Fondazione stessa che proprio per questo motivo ha concesso nuovi finanziamenti».