Il capo della Squadra mobile Alessandro Giuliano (Newpress)
Lucca, 23 maggio 2016 - Il 21 luglio1979 mentre stava pagando un caffè in un bar di via Di Blasi a Palermo, il killer di Cosa Nostra, Leoluca Bagarella gli scaricò alle spalle sette colpi di pistola, ferendolo a morte. Pochi giorni prima, Boris Giuliano, all’epoca capo della squadra Mobile di Palermo e padre di Alessandro Giuliano, neo questore di Lucca, aveva scoperto un traffico di droga che legava la Sicilia agli Stati Uniti. E individuato una base operativa della mafia a Corleone che gli valse il sequestro di 500mila dollari e 5 chili d’eroina. Troppo per Cosa Nostra che lo condannò a morte.
Oggi, a distanza di quasi 28 anni dalla sua scomparsa, Rai 1 rende omaggio al «poliziotto americano» come lo avevano ribattezzato i colleghi, con la fiction «Boris Giuliano: un poliziotto a Palermo» in onda alle 21.20 di stasera e domani in prima serata. Protagonista della mini-serie televisiva al cui progetto, in veste di osservatore, ha preso parte anche il questore di Lucca, Alessandro Giuliano, sarà Adriano Giannini nei panni di Giuliano.
Nel cast della fiction, prodotta da Ocean Productions in collaborazione con Rai Fiction per la regia di Ricky Tognazzi, presenti anche Nicole Grimaudo nei panni di Maria Leonetta, oltre a Ettore Bassi e Antonio Gerardi. Presente all’anteprima proiettata a Palermo due giorni fa anche il questore di Lucca. «Pensavo che un ‘eroe’ dovesse essere un personaggio solenne, sempre serio e anche un po’ triste. Cioè il contrario di mio padre: un uomo semplice alla mano e così allegro. Dopo anni - ha commentato Giuliano – ho capito che mio padre era veramente un eroe».