Giovedì 25 Aprile 2024

Il giudice dà ragione al docente: orari da rifare

Problemi all’Istituto «Carrara – Nottolini – Busdraghi», dopo che il giudice del lavoro ha dato ragione all’insegnante Alessio Doberti che a inizio anno scolastico (come altri nel medesimo istituto) si era visto scindere la cattedra di italiano e storia

Itc Carrara

Itc Carrara

Lucca, 23 novembre 2014 - .l giudice Nannipieri, come avevamo anticipato due giorni fa, ha ordinato alla dirigente scolastica di rimettere a posto le cose, condannando il ministero a pagare oltre 1200 euro di spese processuali. Ora vanno rifatti orari e assegnazioni di classi. «Il 30 agosto scorso – scrive la Rsu, con i professori Felice Balderi (Cobas scuola), Gennaro Capasso (Cobas scuola) e Maria Dina Simonini ( Snals) – in sede di informazione preventiva, la Dirigente scolastica consegnò alla RSU il prospetto di assegnazione dei docenti alle classi, caratterizzato dalla scissione degli insegnamenti di Italiano e Storia per i docenti del Carrara. Sia nel corso della riunione che in una nota protocollata il 4 settembre la Rsu ha evidenziato l’illegittimità di tale provvedimento, che non rispettava i criteri deliberati dal Consiglio d’Istituto l’8.7.2014 e il Contratto d’istituto firmato dalla Dirigente stessa il 29.7.2014: “nell’assegnazione dei docenti alle classi non si procederà alla scissione degli insegnamenti relativi alla stessa classe di concorso, salvo i casi strettamente necessari per l’obbligo del completamento a 18 ore di insegnamento, previsto dalla Legge Finanziaria per il 2003”». «Avevamo inoltre rilevato – prosegue la Rsu – il carattere antididattico della scissione degli insegnamenti di Italiano e Storia “perché, se non si collega la produzione di testi ai fatti storici..., si perdono informazioni essenziali all’analisi di qualsiasi prodotto letterario... I due insegnamenti devono avere uno sviluppo organico, per cui è necessario abbinarli assegnandoli ad un unico docente”... L’inopportunità didattica della scissione veniva confermata da una nota firmata da tutti i docenti di Italiano e Storia, presentata nei giorni successivi. Peraltro, ai docenti non è stato chiesto di scegliere tra le due materie. Ciononostante, la dirigente scolastica ha proceduto imperterrita all’assegnazione dei docenti alle classi scindendo gli insegnamenti».  «Appena 6 giorni dopo la notifica del provvedimento al professor Doberti, a cui venivano assegnate 7 classi, l’avvocato Tiziano Checcoli – legale dei Cobas – ha presentato il ricorso al giudice del lavoro. E il 13 novembre il giudice ha ordinato al dirigente scolastico “di procedere a nuova assegnazione delle classi al ricorrente..., in conformità ai criteri deliberati dal Consiglio d’Istituto”, condannando il MIUR al pagamento delle spese processuali per 1200 euro. Questo è l’unico ricorso che finora è stato vinto. E’ evidente che cambiare i docenti ad un mese dalla fine del primo periodo, rifare l’orario delle lezioni crea significativi problemi agli studenti, alle famiglie e ai docenti stessi. Ma chi è responsabile di tale situazione? E’ evidente la responsabilità di chi delibera prescindendo dal rispetto delle delibere degli organi collegiali. In poco più di due anni che è al Carrara l’attuale dirigente scolastico ha perso per motivi diversi ben 4 ricorsi su 4 al giudice del lavoro, che in due casi ha previsto anche la condanna al pagamento delle spese ai ricorrenti (di fatto pagate dai contribuenti) per un totale di quasi 5000 euro più Iva».