Gesam, il Comune tira dritto e torna a puntare sulla (s)vendita

Controdeduzioni all’Autorità anti-corruzione per difendere la scelta

Lavoratori Gesam in sciopero (foto Alcide)

Lavoratori Gesam in sciopero (foto Alcide)

Lucca, 27 maggio 2016 - Avanti tutta. Senza curarsi della crescente opposizione, compresi gli evidenti mal di pancia interni allo stesso Pd di Lucca, al progetto che vede la vendita di Gesam (per molti la svendita) a Toscana Energia, indirettamente controllata dal Pd attraverso la partecipazione al capitale azionario dei tanti comuni in mano al centrosinistra toscano. Il sindaco Tambellini ha inviato le controdeduzioni a Anac, l’Autorita anticorruzione che lo scorso mese aveva recapitato a palazzo Orsetti le sue osservazioni sul progetto di riordino delle aziende del gruppo Gesam e sulla ventilata ipotesi di scissione asimmetrica. Un’operazione che si base sullo scambio incrociato di azioni tra Lucca Holding, la cassaforte del Comune, e Toscana Energia, e che prevede di riportare alcune aziende del gruppo sotto il totale controllo di Lucca Holding dando in cambio azioni della capogruppo Gesam, finendo per consegnare l’azienda che possiede le reti del gas, anche in vista della gara provinciale, peraltro non ancora fissata, a Toscana Energia.

Le riserve da più parti espresse, anche di carattere giuridico, non hanno minimamente intaccato la fiducia nell’operazione dei vertici di Lucca Holding e di palazzo Orsetti dopo qualche sbandamento manifestato nei giorni successivi il parere di Anac, una posizione del resto nell’aria anche nei giorni scorsi. Tambellini, forte del parere di due legali,Marcello Clarich, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e di Mario Libertini, ritiene ancora fattibile giuridicamente l’operazione di scissione asimmetrica, oltre che più conveniente per l’interesse pubblico al fine di risolvere gli affidamenti illegittimi che hanno investito alcune società partecipate di Gesam, tra cui Gesam Energia.

I servizi cimiteriali e la stessa illuminazione pubblica, nelle previsioni, finiranno in una nuova società a responsabilità limitata esclusivamente riferibile all’ente locale. A sostegno di questa posizione, che sposa totalmente quella dell’amministrazione e esclude il ricorso all’annullamento in autotutela e alla reinternalizzazione dei servizi oggetti di affidamento illegittimo, il Comune allega a Anac anche una relazione di un gruppo di dirigenti comunali, Sabina Pezzini, Lino Paoli, Graziano Angeli Antonella Giannini, che di fatto rimanda al parere dei due legali e che ricorda come gli stessi soci di Gesam abbiano già espresso parere favorevole alla scissione asimmetrica.

Ora ci sarà da attendere il parere definitivo di Anac prima di prendere comunque ogni decisione definitiva. Le polemiche, anche in vista del Cosniglio comunale dedicato all’argomento, sono ancora una volta dietro l’angolo.